Consiglio “bollente”, polemica sulla mobilitazione del Pd

C’è da scommettere che quello di domani giovedì 19 maggio sarà un consiglio comunale “di fuoco”. E non solo perché il primo punto all’ordine del giorno, tra le comunicazioni, sarà l’arresto del sindaco Simone Uggetti, ma anche perché il Pd attraverso una mail ha chiamato a raccolta iscritti e sostenitori per “occupare” piazza Broletto prima dell’inizio dei lavori, fissato per le 19.45. Un’iniziativa che ha lasciato di stucco l’opposizione, decisa comunque a non fare sconti alla maggioranza. «Non ci sono alternative, il sindaco deve dare le dimissioni», questo è quello che continuano a ripetere gli esponenti della minoranza, convinti che il Pd piuttosto che manifestare sotto il Comune di Lodi debba tenere un “profilo basso”.

Sel ha attaccato duramente i democratici con una nota firmata Michela Sfondrini, Alice Sari, Virginio Bordoni e l’onorevole di Sinistra italiana Franco Bordo: «L’occupazione degli spazi e del consiglio comunale potrebbe avere il sentore di atteggiamenti intimidatori che respingiamo con fermezza. La difesa ad oltranza dell’illegalità, spacciata per interesse della città, e l’invito rivolto a partecipare ad un presidio che ne rivendica l’utilità, riteniamo che sia sconveniente».

Ieri sera, però, sulla questione è intervenuto Fabrizio Santantonio, segretario provinciale Pd, il quale ha precisato che il partito non sarà presente al presidio per non dare adito a polemiche e speculazioni, ma parteciperà alla seduta di consiglio: «Una email inviata agli iscritti dalla segreteria del Pd lodigiano e da qualcuno dei destinatari “girata” ad estranei che non erano in indirizzo sta dando modo ad alcune forze politiche di creare una inutile polemica su presunte “occupazioni”. Al di là di un testo troppo sbrigativo, è evidente che il significato della comunicazione era solo quello di invitare gli iscritti a partecipare ad un momento delicato della vita della città, esprimendo vicinanza e sostegno agli esponenti del partito e delle forze di maggioranza impegnati nell’amministrazione comunale, nella forma di un presidio in piazza Broletto e della presenza al consiglio negli spazi riservati al pubblico».

Sarà il vicesindaco Simonetta Pozzoli a parlare al momento delle comunicazioni in aula. Da quando Simone Uggetti è stato arrestato con l’accusa di turbativa d’asta per l’appalto delle piscine scoperte è lei che ha assunto l’incarico di guidare l’amministrazione. Poi potrà parlare un solo componente per gruppo, per un massimo di cinque minuti. Ed è a questo punto che si scatenerà l’attacco politico.

Sel con Michela Sfondrini e Alice Sari insisterà, come fatto finora, affinché sindaco e giunta facciano un passo indietro, lo stesso sarà per le liste civiche di Giuliana Cominetti, la quale sottolinea che «la città non può essere governata in queste condizioni, senza contare che il programma elettorale di Uggetti iniziava con due parole, trasparenza e legalità, principi che sono stati disattesi». Anche per Lorenzo Maggi di Forza Italia non ci sono alternative. I Cinque Stelle, rappresentati in aula da Luca Degano, chiedono a gran voce le dimissioni del primo cittadino, per l’occasione hanno preparato una locandina per invitare i lodigiani a presenziare al consiglio comunale: «Lodi non si merita di essere amministrata così». La Lega nord ritiene che Uggetti non abbia via d’uscita: «Ci aspettiamo che il vicesindaco venga a comunicarci le dimissioni di Uggetti - dice a nome del gruppo Alberto Segalini -, questa è l’unica cosa che il sindaco può fare. Ma visto che non sarà così, le dimissioni le chiederemo noi. Siamo stufi di sentirci dire che tutto questo è per il bene della città». Quel che è certo è che non mancheranno alcune sorprese per così dire “folkloristiche”. L’opposizione si augura che i cittadini presenti in consiglio comunale siano numerosi.

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