Con il primo consiglio comunale a Lodi inizia l’era Casanova

Martedì sera debutto in consiglio comunale per il sindaco Sara Casanova. Dopo un anno di commissariamento, in Broletto è il momento della prima seduta della nuova amministrazione. Si comincerà alle 19.45 con il giuramento del primo cittadino, che presenterà giunta e programma, poi toccherà all’elezione del presidente dell’aula. Il candidato proposto dalla maggioranza è l’esponente della Lega nord Luigi Augussori, ma per passare ha bisogno di almeno i due terzi dei componenti eletti in consiglio. Come prevede lo statuto, se dovesse mancare il quorum richiesto il voto sarà rimandato ad una seconda seduta, in questo caso basterà una maggioranza semplice. «L’auspicio è che ci possa essere un’intesa già alla prima votazione, in modo da poter lavorare sin da subito ed evitare di convocare un secondo consiglio per scegliere il presidente e il suo vice – spiega il capogruppo della Lega nord, Alberto Segalini – la nostra volontà è quella di lasciare spazio alle opposizioni per il ruolo di vice. Ci sembra giusto farlo, visto che in passato avevamo criticato la scelta dell’allora maggioranza e che non ci aveva rappresentato».

La palla passa ora alle opposizioni. Nella serata di lunedì Pd e alleati si sono riuniti per concordare una strategia comune. L’ipotesi è quella di provare a trovare un’intesa con le altre liste in consiglio (Giuliana Cominetti, Luca Scotti, Cinque Stelle e Stefano Caserini). La volontà del Pd e alleati sarebbe quella di lasciare ad altre forze i ruoli di “garanzia” in consiglio (vice presidenza e guida commissione bilancio). Sulla base di questo dipenderà anche l’accordo in aula per avere una “fumata bianca” su Augussori.

Le trattative sono aperte, così come i contatti tra le forze rappresentate in consiglio. «Crediamo che sia importante che le varie componenti dell’opposizione siano rappresentante in consiglio», precisa il capogruppo Pd in aula Simone Piacentini, che lascia aperta la possibilità ad altri gruppi di ricoprire il ruolo di vice presidente del consiglio. Nel caso non ci fosse la disponibilità da parte dei Cinque stelle o Caserini, il centrosinistra potrebbe puntare alcuni nomi della coalizione: l’ipotesi è Laura Tagliaferri (Pd) o Antonio Uggè (lista civica Gendarini).

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