Con la casa manovra da 20 milioni

Tasse più “pesanti” con la nuova Imu. L’imposta municipale unica comporterà un aggravio fiscale per i contribuenti lodigiani di ben 10 milioni di euro. Con la “vecchia” Ici il Broletto incassava quasi 10 milioni di euro (compreso il gettito da prima casa), mentre con le previsioni sull’Imu la cifra è pressoché raddoppiata. Una cospicua fetta degli introiti dovrà essere però girata allo Stato.

Sono questi i conteggi fatti dall’assessore Giambattista Pera, mercoledì pomeriggio in commissione bilancio del Comune di Lodi.

Dall’analisi dei numeri sulla manovra delle entrate del Broletto per il 2012, risulta che oltre 13 milioni di euro di Imu andranno al municipio e 6 milioni e 400mila euro andranno allo Stato. Complessivamente sono quasi 20 milioni di euro d’introiti. Con la “vecchia“ imposta comunale sul patrimonio immobiliare invece 3 milioni di euro venivano incassati per la prima casa (poi abolita nel 2008) e 7 milioni e 400mila euro da tutti gli altri immobili: totale quasi 10 milioni di euro. «Si può dire quindi che il governo Monti abbia chiesto 10 milioni di euro in più ai cittadini lodigiani – spiega Pera -. Considerando i tagli ai contributi pubblici dallo Stato, pari a 6 milioni e 400mila euro per Lodi, la manovra sull’Imu serve solo a coprire i mancati introiti dell’ente. Quanto ricavato dalla prima casa rimane tutto all’ente locale (circa 3 milioni e 100mila euro, ndr), sugli altri immobili tassati una quota va girata allo Stato. Per mettere in sicurezza i nostri conti abbiamo anche dovuto aumentare l’addizionale Irpef sui redditi più elevati».

L’imposta municipale unica prevede aliquote diverse a seconda della categoria di immobili. Il Broletto ha deciso di “salvare” la prima casa, applicando il valore base, che sarà pari al 4 per mille e relative pertinenze (1 box e 1 cantina), per i fabbricati rurali si pagherà il 2 per mille, per i locali utilizzati come negozi e laboratori artigianali il valore fissato è del 8,7 per mille, mentre per le seconde case e altri immobili produttivi sale al 9,7 per mille. Sono previste anche alcune eccezioni: per gli appartamenti in canone calmierato si va dal 6,4 per mille (contratti di locazione con durata sei più due) al 6,9 per mille (contratti di locazione con durata tre più due); 10,6 per mille per gli immobili di istituti di credito e assicurazioni con attività di lucro e 7,6 per mille per immobili di cooperative edilizie a proprietà indivisa. La scadenza per il pagamento della prima rata Imu è il 18 giugno. «Bisogna fare attenzione ed evitare di generare confusioni – spiega Pera, che ha illustrato il nuovo regolamento Imu -. Per l’acconto i contribuenti si dovranno attenere alle aliquote ordinarie previste dalle legge: 4 per mille sulla prima casa e 7,6 per mille sulle seconde e altri immobili».

La nuova Imu porterà nella casse del comune di Lodi quasi 20 milioni di euro, il doppio rispetto alla vecchia Ici: un terzo circa andrà però allo Stato

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