Colpo di pistola uccide 19enne

(Aggiornamento ore 16.15) Si svolgerà domani l’autopsia sul colpo di Luigi Villa. E sempre domani il Gip dovrebbe decidere se lasciare in carcere G.M..

(Aggiornamento ore 14.35) Sono stati genitori di G.M., avvisati dal figlio di quello che era appena accaduto, ad allertare le forze dell’ordine. Il locale dove è avvenuta la tragedia si trova al primo piano della cascina. Sul posto è subito intervenuta un’automedica del 118: gli operatori sanitari hanno tentato di rianimare il ragazzo, che però è spirato. La salma si trova adesso nella camera mortuaria dell’ospedale Maggiore di Lodi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

(Aggiornamento ore 13.30) Il ragazzo morto viene descritto da tutti come molto generoso e sempre disposto ad aiutare gli altri. Proprio come ieri sera quando, sfidando la nebbia, ha inforcato il suo scooter con il compaesano A. P. e da Cavenago ha raggiunto cascina Bottedo per aiutare l’amico disperato. Secondo una prima ricostruzione, ad avvisare Luigi sarebbe stata l’ex fidanzata di G.M., preoccupata per il fatto che il 19enne aveva detto di voler farla finita. La tragedia si è consumata in un locale annesso alla casa dei genitori di G.M., che il 19enne ha raggiunto con i due amici. G.M. aveva con sé la pistola. Qui i tre hanno chiamato la ragazza: al termine della telefonata il 19enne sembrava essersi calmato, invece a un certo punto ha preso la pistola, appoggiata su una mensola, e ha fatto fuoco. Il proiettile ha colpito alla testa Luigi, morto praticamente sul colpo.

(Aggiornamento ore 12.30) É stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo il 19enne (G. M.) che ieri sera ha impugnato la pistola per tentare di farla finita dopo essere stato lasciato dalla fidanzata, una giovane di Lodi, e invece ha ucciso l’amico Luigi Villa, il 19enne di Cavenago d’Adda che era arrivato a casa sua, a cascina Bottedo, assieme ad un altro amico di Cavenago d’Adda, A. P., per calmarlo. La pistola appartiene al padre di G.M. ed è regolarmente detenuta assieme ad altre armi, tra cui alcuni fucili.

La conferenza stampa della questura

(Aggiornamento ore 11.05) La vittima frequentava la classe quinta dell’istituto agrario di Villa Igea, l’istituto superiore alle porte di Lodi. La vicepreside, contattata dalla nostra redazione, racconta che gli studenti sono choccati.

(Aggiornamento ore 10.45) Ecco la prima ricostruzione dell’episodio. Il 19enne G.M., che abita a cascina Bottedo, in crisi sentimentale, viene raggiunto da due amici coetanei di Cavenago d’Adda ai quali aveva manifestato intenzioni suicide e comunicato di essere in possesso di un’arma da fuoco. I tre, telefonicamente e in viva voce, contattano l’ex fidanzata di G.M. alla quale spiegano che il ragazzo vuole togliersi la vita. Durante le fasi concitate della telefonata, dall’arma impugnata da G.M., parte un colpo che colpisce alla testa Luigi V., che muore sul colpo.

(Aggiornamento ore 10.30) La vittima si chiamava Luigi e come gli altri due ragazzi presenti nella casa al momento della tragedia frequentava la quinta superiore di un istituto agrario: i tre, infatti, sono compagni di scuola. Il ragazzo che avrebbe impugnato la pistola per togliersi la vita abita con la famiglia a cascina Bottedo.

L’arma del delitto

(Aggiornamento ore 10.15) Gli inquirenti hanno lavorato fino all’alba per fare luce sull’assurdo episodio. Le indagini sono condotte dal pm Giampaolo Melchionna. Nel corso della mattinata è stata convocata una conferenza stampa in questura durante la quale saranno forniti i particolari della vicenda.

(Aggiornamento ore 9.10) L’episodio è avvenuto a cascina Bottedo, in una delle abitazioni che si affacciano sulla grande aia dell’azienda agricola posta tra Lodi e Lodi Vecchio. Nella casa dove è morto il 19enne c’erano tre o quattro persone, pare tutti amici. Dalle primo ricostruzioni sembra che il motivo del tentativo del suicidio da parte di uno dei ragazzi fosse di natura sentimentale. Il 19enne che ha bloccato l’amico che voleva togliersi la vita è morto per un colpo alla testa.

(Mercoledì 16 novembre, ore 23.30) Tragedia ieri sera, intorno alle 23, alla cascina Bottedo, alle porte di Lodi. Un ragazzo di 19 anni è morto, ucciso da un colpo di pistola. Secondo le prime ricostruzioni da parte della questura, che sta indagando sull’episodio, la vittima si trovava a casa di un amico in cascina insieme ad un altro giovane. Ad un certo punto uno di loro ha manifestato l’intenzione di togliersi la vita e ha mostrato una pistola, che secondo i primi riscontri degli investigatori dovrebbe appartenere alla sua famiglia. A quel punto in casa è salita la tensione. I due giovani hanno cercato di calmare l’amico che voleva spararsi e di farlo ragionare. Poi, probabilmente, uno dei due è passato dalle parole ai fatti e si è spostato verso di lui per togliergli l’arma. Un movimento forse troppo rapido, un gesto improvviso. Di fatto dalla pistola è partito un colpo, che ha centrato il giovane che si avvicinava. E lo ha ucciso. La ferita è stata fatale e il 19enne è morto quasi subito. I soccorsi sono stati chiamati tempestivamente e hanno raggiunto la cascina, nonostante la nebbia e il momento difficile. Infatti ieri sera, più o meno nello stesso momento, si è anche verificato un grave incidente stradale sulla tangenziale di Lodi, alla rotonda della Faustina, che in questo periodo è stata al centro di una serie di schianti anche con esiti gravi. Una delle persone coinvolte nell’incidente era incastrata nell’automobile e le sue condizioni erano molto gravi ed è stato portato in ospedale.

A qualche chilometro di distanza, alla cascina Bottedo, invece, l’ambulanza è arrivata ma non c’è stato molto da fare per i soccorritori. Alla squadra mobile della questura di Lodi è spettato il compito di sentire i testimoni e avviare l’indagine su quella che al momento appare come una tragedia, lo scherzo del destino crudele a causa del quale un giovane che vuole salvare la vita di un amico in difficoltà, finisce per perdere la sua.

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