Circolo Arci: «Nessun rapporto col Pd»

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Il circolo Arci, finito al centro della bagarre politica per la presenza di slot machine all’interno nonostante il Pd fosse tra i promotori di una campagna contro il gioco d’azzardo, precisa: «Non esiste alcun rapporto formale o informale con il Partito democratico. Abbiamo semplicemente un rapporto di comodato gratuito, dal 2008, con la Fondazione Taramelli. Ognuno agisce nel proprio ambito e con le proprie finalità statutarie», afferma la presidente Bruna Soresina.

«La questione non è nuova nella discussione all’interno dei circoli Arci a livello nazionale. Vi sono esempi, come la regione Toscana, dove nessun circolo possiede più una macchinetta all’interno dei propri locali. Vi è stato un ordinamento regionale per arrivare a una soluzione complessiva che ha cercato di arginare un fenomeno di dipendenza che, in tutta Italia, è diventato molto preoccupante». La Lombardia sta elaborando un progetto di legge.

La discussione si è aperta anche in città e, come puntualizza la presidente, «non ci ha colto di sorpresa né ci spaventa l’incoerenza con alcuni valori presenti nel nostro statuto». «Intendiamo procedere senza nessuna spada di Damocle sulla testa e senza alcun ricatto politico o partitico ma con l’autonomia che ci ha sempre contraddistinto. Siamo convinti che una soluzione singola, l’eliminazione di slot in un solo locale, non risolva il problema».

La sede di Lodi esprime rammarico per quella che ritiene una strumentalizzazione politica: «Siamo fermamente convinti dell’importanza di azioni concrete. Auspichiamo che ci sia una forte azione politica e istituzionale nazionale che permetta di dare una risposta complessiva, prevedendo il divieto di “macchinette” all’interno di qualsiasi locale. Per dare un segnale nella prossima riunione del consiglio proseguirà il dibattito per arrivare a una proposta, compatibile con il contratto con il gestore in essere, che miri a un percorso che porti alla progressiva eliminazione delle “macchinette” all’interno dei locali del circolo di Lodi».

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