CIMITERO A LODI «Ci sono voluti quattro mesi per tumulare mia mamma»

Lo sfogo di una signora: «In estate il mondo si ferma». E dopo la lunga attesa la beffa della lapide standard

La mamma muore a giugno, ma viene tumulata solo il 14 ottobre. E dopo quattro mesi di attesa, la beffa, con l’obbligo per le nuove celle ossarie di avere una lapide standard secondo l’indicazione comunale. «Il Comune di Lodi ci vuole tutti omologati». È lo sfogo di una signora lodigiana incappata nella disavventura della sepoltura dell’anziana madre questa estate, ricostruita passo dopo passo in una comunicazione inviata alla Soprintendenza di Cremona Lodi e Mantova, cui sono sottoposti gli interventi al Cimitero Monumentale.

«Il 14 ottobre scorso ho finalmente tumulato le ceneri di mia madre, morta a giugno, perché in estate il mondo si ferma: le celle ossarie e cinerarie erano già pronte, ma l’ufficio tecnico del Comune di Lodi non dava ancora l’assenso per la tumulazione, per tanto ho dovuto lasciare le ceneri della mia defunta genitrice in deposito al cimitero di Riolo, pagando pure per questo deposito, necessario per ovviare a un sistema burocratico ridicolo, gravoso e obsoleto», spiega la donna. Il 14 ottobre scorso è stata poi pubblicata l’ordinanza regionale che, richiamando il regolamento regionale, stabilisce i criteri e i dettagli per la realizzazione delle lapidi. Di fatto, eliminando ogni personalizzazione della lapide a ricordo dei propri cari.

«Nella mia immaginazione, volevo solo applicare le foto dei miei genitori, i nomi di battesimo e una semplice frase, tutto inciso – spiega la donna -. Ma il Comune di Lodi ci vuole tutti omologati per quanto riguarda cellette e loculi, ma poi per le tombe ognuno fa come gli pare. Volevamo disseppellire mio papà, ma non mi si concede la riesumazione per un ipotetico cedimento delle tombe attigue. Forse sarebbe utile mandare gli addetti a controllare lo stato pietoso in cui si trova il Cimitero Maggiore. Per quanto riguarda la monumentalità del cimitero, la Soprintendenza dovrebbe farsi un giro non solo nel viale principale, ma in tutto il cimitero compresi i portici, i sotterranei e le altre parti. Le nuove celle sono collocate accanto alle tombe dei bambini, su cui si sono spese molte parole ma non è stato mai fatto nulla. Comprendo che questa amministrazione abbia ereditato la situazione, ma i funzionari e i tecnici sono sempre gli stessi, ed è a loro che rivolgo il mio disappunto».

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