Basta cibo buttato in spazzatura. Grazie al progetto della Coop, “Solidarietà a chilometro zero”, la casa dell’accoglienza di via San Giacomo e quella di via Paolo Gorini possono dare una mano in più ai loro poveri.
«Abbiamo avviato questo progetto con le onlus territoriali - fa sapere dai vertici aziendali della Coop Andrea Pertegato -. Ritirano le derrate vicine alla scadenza e le portano nelle loro comunità. Loro abbattono i costi e in più non s’inquina perché la merce resta sul territorio. In Lombardia abbiamo 41 punti di distribuzione. Nel 2011 abbiamo distribuito 276 tonnellate di merce, 107 di salumi e latticini, 115 di prodotti ortofrutticoli e 43, 2 di altri prodotti, compresi quelli in scatola. Il tutto per un valore che in Lombardia ammonta a un milione e 156mila euro. Si tratta di prodotti in prossimità alla scadenza. Il progetto è nato a Sesto San Giovanni nel 2003, in collaborazione con Agenda 21. Noi ci distinguiamo dagli altri. Le onlus, spesso, fanno richiesta specifica dei prodotti che servono loro. È il modo migliore per non buttare via nulla».
I dati non sono scorporati per provincia, ma suor Silvia Perri, responsabile della comunità Rosa Gattorno di via Paolo Gorini, è soddisfatta. In questi giorni è andata di persona a ritirare il cibo per la casa di via San Giacomo, gestita dalla Caritas, e per quella di via Gorini.
«La quantità di prodotti non è sempre la stessa - commenta -. Oggi, per esempio, abbiamo ritirato circa 4 chili di pane, 5 confezioni di formaggio fresco e altrettante di yogurth». A volte ritirano il latte, la carne, il pesce, la frutta e la verdura. «Abbiamo un camion frigorifero - spiega la suora -. A prescindere dalle quantità per noi è importante. Abbiamo la casa sempre piena di persone».
I 26 posti sono tutti occupati, ma a pranzo e a cena è sempre pieno di nuove persone, anche ragazzi. «D’inverno vengono per il freddo - dice la suora -, d’estate per il caldo. Le mani tese in cerca d’aiuto sono sempre tante».
Nei giorni scorsi, la Caritas ha diffuso i nuovi dati: sono sempre di più le persone, tra cui tanti italiani, che chiedono ogni giorno cibo, vestiti, un letto. Il 13 per cento dei pacchi alimentari distribuiti nel centro di accoglienza di via San Giacomo va a famiglie lodigiane e sono anche italiani i più assidui, a volte cronici, frequentatori della mensa per il povero.
Lo stesso centro lancia un appello ai lodigiani: proprio in via San Giacomo 15 ricevono indumenti nuovi e usati in buono stato. L’importante però è cercare di portarli nella stagione di pertinenza perché non ci sono spazi per le scorte della stagione successiva. Un appello inoltre è rivolto a chi ha in casa e vuole donare elettrodomestici di qualsiasi tipo, mobili, complementi di arredo e biciclette in buono stato. Il centro di ascolto mette in contatto i possessori di questi beni con chi ne sta facendo richiesta. Per informazioni rivolgersi in via San Giacomo, dal martedì al sabato mattina, oppure inviare una mail a [email protected]; [email protected]; tel. 0371/544630.
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