Case di riposo, la “mappa” dei rincari

Si passa da incrementi di 50 centesimi ad un massimo di 5 euro

al giorno. Il report considera l’elenco delle strutture di ricovero

registrate e riconosciute dall’Azienda sanitaria locale di Lodi

L’anno nuovo comincia con una raffica di rincari per le case di riposo. Anche a se a metterci lo zampino sono i contributi regionali fermi da 7 anni. Gli aumenti oscillano da 5 euro a 50 centesimi al giorno, che per le famiglie rischiano di essere una stangata. In un momento di profonda crisi economica, il rialzo delle rette ha riguardato diversi istituti per anziani: ad esempio la Rsa Santa Francesca Cabrini di Codogno è passata da 60 a 65 euro al giorno (su 30 giorni mensili), mentre la tariffa minima alla Rsa Corazza di Maleo è cambiata, passando da 54,20 a 54,90 euro. La più grande fondazione del territorio invece ha confermato per il 2015, come a Meleti e Casale, gli stessi costi dell’anno scorso: a Santa Chiara (259 posti più 8 in solvenza), infatti, i parenti non dovranno sostenere maggiori spese per gli ospiti. La mappa delle 16 residenze per anziani, che sono riconosciute e accreditate da Regione Lombardia, emerge dall’elenco reso noto dall’Azienda sanitaria locale. Si va dal piccolo istituto Luigi Corazza (30 posti più 16) di Maleo alla fondazione Opere pie riunite di Codogno (142 posti). Gli incrementi delle rette sono abbastanza diffusi. Chi non è ancora partito con l’aumento ci sta pensando. Le misure, in molti casi, sono motivate dal congelamento dei contributi del Pirellone e dall’introduzione di regole restrittive. Alla fondazione Zoncada di Livraga, 85 posti, l’anno è partito senza rincari. Le rette di 55 euro giornaliere sono ferme da 2 anni, ma all’inizio di febbraio il consiglio di amministrazione è chiamato a valutare una strategia per il futuro. «I contributi della Regione - spiega il responsabile dell’area amministrativa Pierantonio Bonelli -variano da 29 a 39 e 49 euro giornalieri per ogni anziano, a seconda della gravità delle loro condizioni di salute. Da circa 10 mesi stiamo collaborando con l’Asl per l’apertura dei nostri servizi ad anziani in arrivo dall’esterno». Alla fondazione Milani di Castiglione, 55 posti più 2 non convenzionati, le rette sono aumentate di un euro. La tariffa minima, infatti, è passata da 50,50 euro a 51,50 per i residenti, mentre quella per i non residenti è di 53,50. Per i 2 posti in solvenza, invece, la tariffa è salita da 75 euro a 77. Alla Santa Savina di Lodi il rincaro è stato di un 1,50. Nella casa Santa Teresa di Livraga, invece, la retta minima è cresciuta di un 1,50, passando da 48 a 49.50 euro. Le tariffe in questo istituto, variano da un minimo di 49.50 euro (3 letti con bagno) a un massimo di 56,50. Alla casa di riposo Luigi Corazza di Maleo la tariffa minima, cioè quella dei 30 posti convenzionati, ha subito un incremento di 70 centesimi, passando da 54,20 a 54,90 euro giornalieri. La tariffa dei 16 posti privati, invece, è salita da 66,74 euro a 67,40. Stesse cifre anche per la piccola Casa Divina Provvidenza dello stesso paese. L’Asp Valsasino, 70 posti letto, non ha ancora deliberato alcun rincaro, anche se la discussione è in atto. Alla fondazione Madre Cabrini di Sant’Angelo, sicuramente, non sono previsti aumenti per il primo trimestre dell’anno. La fondazione Senator Grossi Franzini, all’avvio del nuovo anno, ha aumentato di 50 centesimi la sua tariffa minima. Questa, infatti, è passata da 53 a 53,50 euro, mentre quella massima è di 54,50 (più 5 euro per la camera singola). Alla fondazione Vigoni della Somaglia, invece, il rincaro è stato di un euro e il passaggio da 54 a 55 per la tariffa minima e da 59 a 60 per quella massima.

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