CASALE Felice Carelli batte il Covid
e torna a suonare nella banda

A 84 anni ha potuto abbracciare di nuovo il bassotuba

Non pensava di tornare a suonare. Quando il covid-19 gli ha tolto il respiro, ha temuto il peggio. Poi la graduale ripresa. E il ritorno di quel fiato che si fa musica: da poche settimane infatti Felice Carelli ha ripreso a suonare il bassotuba. Il decano del Corpo bandistico Giovanni Orsomando di Casale ha cominciato a frequentare di nuovo le prove insieme a tutti gli altri strumenti. Carelli, 84 anni, residente a Zorlesco, incarna la storia della banda della città: Felice infatti c’è sempre stato, fin dalle origini nel 1982, poi nel 1984 in occasione del grande debutto a teatro (è storica la foto scattata accanto al compianto maestro della banda Luigi Puppo proprio nel 1984). E fino allo scoppio dell’epidemia, nel 2020, Carelli non ha mai pensato di lasciare la banda. Poi è arrivato lo tsunami della pandemia. La malattia. Ora il ritorno.

«Lo scorso anno, quando ha cominciato a diffondersi il coronavirus, sono finito anch’io col contrarre il virus - racconta Carelli -: sono stato male, poi ho avuto anche altri problemi di salute, sono stato in ospedale per un’operazione; quando ho preso il covid, onestamente, pensavo di non riuscire più a tornare a suonare, pensavo che non sarei più tornato quello di prima e invece, di recente, ho ripreso a suonare il bassotuba e sono tornato alle prove della banda di Casale - racconta, che anni fa ha ricevuto dall’Anbima (Associazione nazionale delle bande italiane musicali autonome) una targa per la sua storica presenza nella Orsomando - : per me era importante tornare a suonare, io amo la musica, perché è cultura, perché è un linguaggio universale che va oltre ogni barriera, suonare uno strumento e farlo insieme agli altri è qualcosa che ti cambia dentro, perché ti insegna ad ascoltare l’altro, ad armonizzarti, a creare insieme, ma mi piace anche ascoltare la musica che infatti mi ha accompagnato anche nel periodo covid».

Per il momento però ancora niente esibizioni e concerti: «Non me la sento, non a causa del coronavirus, ma per altri problemi di salute che mi rendono difficile sostenere certi eventi», conclude Felice. «Dal punto di vista musicale è davvero un pilastro ed anche un esempio ed un sostegno per i due musicisti che suonano come lui la tuba», conclude il maestro Franco Bassanini nel suo messaggio di “bentornato”.

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