CARO SCUOLA Le lezioni non sono iniziate, ma per le famiglie è già un salasso: anche a Lodi prezzi fuori controllo

Federconsumatori prevede una spesa di almeno 600 euro per ogni studente solo per i testi

Carburante, generi alimentari, luce e gas, beni di prima necessità. Alla lunga lista di rincari che in questi ultimi tempi stanno vessando gli italiani, con l’approssimarsi della campanella di inizio delle lezioni si scoprono anche costi eccessivi per libri e materiali scolastici.

Come illustrato dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori, per quest’anno si calcola una spesa per singolo studente di 500 euro solo per i semplici testi, con una variazione rispetto al 2022 del più 4 per cento. Una cifra destinata a sforare i 600 euro se si considera l’acquisto di un corredo scolastico completo, con un incremento del 6,2 per cento se si prende in considerazione l’anno precedente. E difatti, anche a Lodi i prezzi hanno raggiunto cifre fuori dall’ordinario: ad esempio, in un noto supermercato della città, dotato di reparto cartoleria, uno zaino può arrivare a costare anche quasi 100 euro, 98 per la precisione, mentre per un astuccio portapenne si arrivano a spendere anche 29 euro. Prezzi non dissimili da quelli trovati anche in altre cartolerie e punti vendita del territorio.

Una soluzione per far fronte a questi cartellini esorbitanti potrebbe essere quella di orientarsi sull’usato sicuro, mercato che, in modo particolare per la carta stampata, costituisce una più economica ed ecologica alternativa all’acquisto di volumi freschi di stampa, il più delle volte non dissimili dalle loro precedenti edizioni. Ecco che allora gli esercizi commerciali che offrono questo tipo di servizi, come il Libraccio di corso Roma, in queste settimane sono già stati passati al setaccio dagli studenti e dalle studentesse più parsimoniosi.

Per mettere il meno possibile mano al portafoglio è indispensabile poi rinunciare ad astucci e zaini griffati ed approfittare delle offerte, pratica che secondo il Codacons permetterebbe di risparmiare fino al 40 per cento.

Lo spinoso, e caro, tema dell’inflazione sugli articoli scolastici, come affermato dalla sottosegretaria al ministero dell’Istruzione, Paola Frassinetti, avrebbe già trovato posto al centro del tavolo del governo, con i ministri dell’Istruzione Giuseppe Valditara ed il suo collega all’Economia e Finanza Giancarlo Giorgetti orientati ad introdurre misure a sostegno delle famiglie.

In attesa che da Roma arrivino comunque provvedimenti, in Lombardia ci si muove autonomamente: grazie alla misura “Dote scuola” sono previste diverse tipologie di contributi da erogare a studenti e studentesse fra i 3 ed i 21 anni.

Il suono della campanella si avvicina sempre più, ma per le fasce più deboli, già strette nella morsa dell’inflazione, l’inizio delle lezioni scolastiche è quindi già un salasso annunciato.

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