Capodanno, tutti d’accordo con Ferrari

Tutti d’accordo sulla cancellazione del Capodanno in piazza Vittoria. L’annuncio dell’assessore alla cultura del comune di Lodi, Andrea Ferrari, ha convinto le forze politiche della città. Da destra a sinistra, nessuno ha protestato contro la decisione di rinunciare al brindisi del 31 dicembre davanti al duomo per ragioni economiche. Solo qualche distinguo, per invitare la giunta Guerini al risparmio anche su altre voci. «Era qualcosa di inutile, che serviva a poco - dice il capogruppo della Lega, Alberto Segalini - peraltro nelle ultime edizioni ci era anche andata poca gente. Riteniamo quindi che sia stata una scelta opportuna, visto il momento di crisi che stiamo attraversando».

Sulla stessa linea anche Demetrio Caccamo del Pd: «Ci spiace privare i cittadini di un evento che era entrato a pieno titolo nelle manifestazioni tradizionali di Lodi. Dispiace anche che la cultura, come il sociale e la scuola, debbano pagare le conseguenze delle ristrettezze della finanza pubblica. Ma tutto questo è un sacrificio che dipende dai tagli ai trasferimenti che abbiamo subito dal governo centrale. Con questa decisione, l’amministrazione municipale dimostra poi attenzione ai conti e oculatezza nella spesa». Anche tra le file del gruppo “Insieme per il Lodigiano” (centrodestra), non è stata criticata la volontà della giunta Guerini di non organizzare la festa di Capodanno. Per Salvatore Zireddu «è comprensibile che in un momento di ristrettezza e crisi economica, quale quello che stiamo attraversando, si facciano dei risparmi. Tuttavia una manifestazione come quella della fine dell’anno era sempre molto gradita ai cittadini, soprattutto quelli che hanno meno possibilità di altri. L’auspicio è quindi quello che, oltre a questo intervento, il comune di Lodi possa mettere mano a risparmi non solo in un settore, ad esempio si potrebbero fare dei tagli sulle consulenze».

Posizione analoga quella espressa dai vertici del Pdl. «Non mi scandalizzo se viene “tagliato” il Capodanno in piazza - dice il capogruppo del Popolo della libertà, Lorenzo Maggi - tra i vari risparmi possibili ce ne sono però anche tanti altri, come ad esempio la riduzione dei contributi alle associazioni e il recupero degli introiti non versati degli affitti dagli immobili comunali. Mi dispiace dunque da due punti di vista: da una parte per i cittadini che sono abituati a festeggiare in piazza, e non potranno farlo, e per l’assessore Ferrari che avrà un’occasione in meno per fare una passerella».

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