CAOS TRASPORTI Saltano 3 corse Starmobility sulla tratta fra San Donato e il Lodigiano, il ritorno diventa un incubo

Il disservizio si è verificato mercoledì all’ora di cena, rabbia fra i pendolari costretti chi a fermarsi a Milano chi a pagare il taxi per raggiungere casa dopo una giornata di lavoro

Saltano tre corse Starmobility consecutive a ridosso dell’ora di cena, il rientro da San Donato diventa un incubo per una quarantina di pendolari di Sant’Angelo, Graffignana, San Colombano, Ospedaletto. Mercoledì sera ennesimo disservizio nel trasporto pubblico locale, impiegati costretti chi a fermarsi a Milano chi a pagarsi il taxi di tasca propria per poter tornare nel Lodigiano. E tra i pendolari è ancora rabbia, quasi la degna conclusione di un quadrimestre che da settembre a oggi ha visto una valanga di disagi per il trasporto pubblico locale, con Starmobility e Istituzioni incapaci di trovare una soluzione ai disservizi quotidiani. Solo poco prima di Natale, il 19 e il 20 dicembre, da San Donato erano saltate all’ora di cena due corse consecutive. Mercoledì però si è raggiunto il culmine quando non si sono visti né il pullman delle 19,30, né quello delle 20,05 né quello delle 20,40, tutti diretti (con diverse destinazioni) sull’asse Sant’Angelo-San Colombano-Ospedaletto. Sulla banchina almeno una quarantina di pendolari lodigiani, qualcuno rimasto per oltre un’ora e mezza in attesa. Alla fine, però, quasi tutti hanno desistito: chi si è rifugiato da amici in Milano, chi si è fatto venire a prendere, chi addirittura ha chiamato un taxi (dividendolo con altri) per far rientro verso casa. «È l’ennesima volta, intanto continuiamo a pagare, e salato, l’abbonamento, ma risarcimenti per il mancato servizio e per tutto il disagio patito non si vedono - dice un pendolare di San Colombano esasperato -. Da Starmobility avranno sempre le solite scuse. È vergognoso».

Da qualche tempo i disservizi maggiori, sia in andata sia in ritorno, si vivono proprio sulle linee dirette a San Donato, mentre quelle di trasporto scolastico interne alla provincia di Lodi sono lievemente migliorate, almeno rispetto al disastro delle prime tre o quattro settimane dell’anno scolastico, a cavallo tra settembre e ottobre. Migliorate, ma non tutte, con lamentele che subito prima di Natale erano arrivate ancora molto forti da Graffignana e Borghetto. Al momento, nonostante i tavoli istituzionali che si sono susseguiti (anche per impulso della Prefettura di Lodi, che monitora il problema costantemente con Provincia di Lodi e Agenzia di Bacino), soluzioni non sembrano arrivare. E c’è già timore per la ripresa delle scuole. Nei giorni scorsi si è tenuto pure un incontro tra il Gruppo Pendolari di Paullo e quello di Sant’Angelo, per confrontarsi e provare a fare fronte comune. «Già dalle prime settimane del prossimo anno si individueranno quindi linee comuni per convergere verso una più completa efficacia e unione d’intenti», annunciano i gruppi. Che questa volta sembrano intenzionati a fare sul serio nella protesta.

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