Cani, a Lodi la Brambilla sfida il divieto

La riscossa degli animalisti parte dalla città del Barbarossa. L’ex ministro Michela Vittoria Brambilla arriverà sabato 6 ottobre a Lodi per ribadire il diritto dei cittadini a varcare la soglia dei parchi pubblici con gli amici a quattro zampe. Un divieto che la rappresentante della Federazione italiana Associazioni diritti animali e ambiente considera “assurdo”. La madrina guiderà un corteo che partirà alle 10 dal parcheggio di via d’Azeglio, vicino all’Isola Carolina, per poi passeggiare pacificamente per le strade della città, nelle zone considerate “off limits” dai quattrozampe.

L’iniziativa è sostenuta dalla Lav e dall’Associazione Amici degli animali, entrambe invitano tutti i partecipanti a portare al seguito anche il proprio “Fido”. «Dovunque i cittadini subiscano ingiustificate limitazioni della loro libertà di circolare, nel rispetto delle norme e delle regole della buona educazione, con il proprio animale domestico, deve essere messa in campo una tenace forma di protesta civile - afferma la Brambilla -. E’ ora di farsi sentire, di pretendere il rispetto della legge che non prevede zone off-limits per i cani se non in limitatissimi casi, di chiedere al proprio sindaco, se necessario, di adeguare i regolamenti comunali o di adottare le ordinanze-tipo predisposte a suo tempo dal ministero del Turismo e dall’Anci».

Nello specifico, si tratta di “sfidare” l’articolo del regolamento che esplicitamente vieta ai cani «parchi e giardini pubblici» di Villa Braila, dell’isola Carolina, di via Fascetti, di via Marconi, i giardini Federico Barbarossa. La sanzione prevista per i trasgressori (anche chi porta in braccio il proprio cane) può variare dai 25 ai 500 euro.

In questi giorni l’argomento ha suscitato un ampio dibattito, al quale hanno partecipato anche il garante per i diritti degli animali Emanuele Arensi e il consigliere comunale di Lodi Andrea Dardi, il quale a riguardo presenterà un’interrogazione in Broletto. Arensi e Dardi hanno dato il loro contributo all’organizzazione dell’evento.

Il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, ha difeso il regolamento, sottolineando che la presenza dei cani non è compatibile con le aree verdi attrezzate della città. Il primo cittadino ha anche precisato che il divieto non sarebbe necessario se tutti i padroni dei cani si attenessero a comportamenti corretti, “purtroppo l’esperienza quotidiana dimostra che siamo ancora lontani da un adeguato livello di educazione”. Una posizione che ha suscitato la reazione della Lav, che ha subito etichettato l’intervento del sindaco come “inqualificabile”.

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