Camera mortuaria dell’ospedale di Lodi: dopo anni di attesa a settembre i lavori

Da tempo ormai la struttura del Maggiore è inadeguata, ma per anni nulla è stato fatto

I lavori di ristrutturazione, come annunciato dal direttore generale Asst Salvatore Gioia, partiranno a settembre 2023, ma nel frattempo la camera mortuaria dell’ospedale Maggiore continua a costituire motivo di dibattito e discussione. Il doveroso restauro degli spazi della “morgue”, ad oggi ritenuti inadeguati e non più consoni per ospitare i delicati momenti di commiato dai cari defunti, erano stati indicati dalla stessa Asst come imminenti, da completarsi entro il 2023. Ma a causa di alcuni imprevisti il cronoprogramma è slittato più in là, portando ad inizio 2024 il nuovo termine. Una discrepanza di 1-2 mesi, indicano dalla Asst, dovuta sostanzialmente al fatto che i lavori presso l’obitorio sono inseriti all’ultimo livello di un particolare incastro che include anche lavori agli spazi di microbiologia dell’ospedale, a cui spetta la precedenza.

I ritardi sulla tabella di marcia avevano provocato anche le proteste della civica Lodi Comune Solidale, che in un comunicato ufficiale aveva esternato tutto lo sdegno per una situazione definita come «inadeguata».

L’Asst stessa era intervenuta precisando come l’intervento alla “morgue” fosse legato alla fine dei lavori previsti sui laboratori per spostare la microbiologia, ma avendo questi ultimi subito modifiche legate ai requisiti di accreditamento, il programma è stato necessariamente aggiornato: «Tale congiuntura causa un ritardo di 30-60 giorni sulla tabella di marcia. I lavori inizieranno a settembre. Prevediamo un ritardo di circa 1 o 2 mesi, quindi il cronoprogramma slitta ad inizio 2024».

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