Caldo da record, un appello alla Regione Lombardia per i lavoratori

Dopo l’episodio di Pasquale Izzo mentre lavorava all’Astem sotto il sole e le segnalazioni di malori la consigliera del Pirellone Vallacchi sollecita interventi a tutela della salute

Regione Lombardia intervenga a protezione della salute dei lavoratori in queste giornate di caldo eccezionale. Così è intervenuta ieri la consigliera regionale Dem Roberta Vallacchi, in scia a queste caldissime giornate di luglio che hanno già provocato, proprio a Lodi la settimana scorsa, malori mortali sul posto di lavoro.

Martedì scorso, Pasquale Izzo, 44enne di Cinisello Balsamo originario del Napoletano, ha avuto un malore mentre era all’opera nel piazzale del centro raccolta rifiuti di strada Vecchia Cremonese, e per lui non c’è stato nulla da fare. L’uomo, sposato e papà di due bambini, aveva già accusato la sera precedente qualche disturbo, ma nonostante questo martedì scorso era a lavorare sotto il sole almeno a 35 gradi. La Procura di Lodi ha aperto un fascicolo conoscitivo, ma la salma è stata subito restituita alla famiglia senza autopsia. Pochi dubbi sul fatto che sia morto per infarto o altro malore dovuto o potenziato dalle condizioni meteo degli ultimi giorni.

Da quell’evento si sono moltiplicate le richieste e le segnalazioni dei sindacati sulle condizioni lavorative di diverse categorie, chiedendo maggiori tutele. E dopo il fronte sindacale, la stessa questione arriva anche sui tavoli politici. «Con l’anticiclone africano che sta investendo l’Italia, c’è il rischio concreto che aumentino in maniera esponenziale malori e decessi per i lavoratori del comparto agricolo, dell’edilizia, della cantieristica, dei trasporti e per gli operai occupati nelle fabbriche metallurgiche, metalmeccaniche, siderurgiche, spesso prive di ambienti climatizzati – dice Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd -. È necessario evitare che le persone siano costrette a fare sforzi e a lavorare in condizioni estreme. Per questo chiediamo a Regione Lombardia come intenda proteggere la salute dei lavoratori in queste giornate di caldo eccezionale». Le strade non sono molte, almeno nel breve periodo, ma la consigliera Dem allarga poi lo sguardo alle sfide globali: «È certamente opportuno far rispettare la normativa in materia, che prevede anche la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione in caso si superino i 35 gradi – conclude Roberta Vallacchi -. Ma questa condizione è ampiamente superata dai fatti: in Lombardia si attendono temperature superiori ai 40 gradi nei prossimi giorni. Valori che non possono che aumentare nelle fabbriche surriscaldate dai macchinari in movimento. E le conseguenze delle crisi di calore impattano pesantemente anche sugli ospedali. Il cambiamento climatico ci pone di fronte a sfide mai affrontate prima d’ora, ma esiziali per la sopravvivenza delle persone e del pianeta. Crediamo sia opportuno che Regione Lombardia affronti l’emergenza di oggi, ma inizi anche a ragionare su politiche di più ampio respiro per mitigare gli effetti dell’inquinamento ambientale, tra i primi responsabili delle mutazioni in corso».

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