Boom di accessi al pronto soccorso: un centinaio di casi tra Lodi e Codogno
ALLERTA Scatta il sistema di monitoraggio, il direttore Paglia invita a presentarsi solo in caso di «patologie gravi o potenzialmente gravi»
Maxi affluenza in pronto soccorso, scatta l’allerta territoriale, cioè il sistema di monitoraggio che si attiva quando arrivano troppe persone tutte insieme. In questi giorni, complice le feste, in pronto soccorso, si stanno registrando flussi elevati di pazienti: almeno 70 persone presenti contemporaneamente nel servizio di Lodi e 30 a Codogno. «Il ponte dell’Immacolata, seppur di breve durata, unito all’influenza in fase di diffusione - spiega il primario del pronto soccorso e direttore del dipartimento di emergenza urgenza Stefano Paglia - ha come previsto determinato carichi di lavoro sopra la media per tutti i pronto soccorso lombardi, compresi i nostri. A Lodi sono state toccate punte di 70 pazienti presenti contemporaneamente e a Codogno 30. Molti sono stati anche i ricoveri. Come sempre in questa stagione, abbiamo avuto a che fare per lo più con pazienti anziani e fragili».
In questo periodo, aggiunge il medico, ma anche in generale negli altri periodi dell’anno «resta molto importante considerare il pronto soccorso come un servizio da destinare a patologie gravi o potenzialmente gravi. Bisogna rivolgersi alla guardia medica e alla medicina di base - precisa il dottor Paglia - per sintomi influenzali e patologie stagionali. È Importante anche evitare di portare pazienti fragili in Pronto soccorso se non per motivazioni gravi».
L’articolo completo sul “Cittadino” di martedì 9 dicembre
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