
Bolzoni, il Pm: «L’hanno ucciso in due»
Giallo di piazza Omegna: è la tesi della Procura di Lodi
Carlo Catena
Tutti e due gli imputati hanno avuto un ruolo nell’omicidio di Roberto Bolzoni, e per questo devono risponderne in concorso. È questa la tesi portata avanti dalla Procura di Lodi nella richiesta di giudizio immediato in corte d’assise a Milano, con la prima udienza fissata per il prossimo 3 novembre. Però sarà un processo indiziario, senza confessioni, senza prove schiaccianti, e con una terza persona, non imputata, di cui non c’erano tracce nell’auto della vittima ma che potrebbe aver visto qualcosa perché i dati tecnici raccolti dai carabinieri del comando provinciale di Lodi, dal Ris di Parma e dai consulenti informatici della Procura dicono che era in piazza Omegna attorno alle 21.30 di domenica 16 febbraio, quando si ritiene che il 60enne, abitante a 200 metri di distanza, in via Raffaello, sia stato ucciso nella sua auto con più di 35 coltellate.
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