Bocciato l’ordine del giorno Pd

sulle coperte padane a Casale

Contagiano anche il consiglio provinciale le polemiche sulle coperte “padane”. Ieri l’episodio della casa di riposo di Casale è approdato nell’aula di palazzo San Cristoforo, facendo salire la temperatura del dibattito tra gli schieramenti. «Quanto è successo è un fatto grave, con il coinvolgimento di amministratori del comune di Casale, che non si può banalizzare. Qui è in gioco l’etica istituzionale. E noi chiediamo che su questo argomento ci sia un pronunciamento di tutta l’assemblea», attacca l’esponente del Pd, Gianfranco Concordati. E a stretto giro, è molto dura la replica del centrodestra, a protezione delle scelte compiute nel comune a guida leghista. «Un testo così non dovrebbe nemmeno essere presentato in consiglio, perché la provincia in questo caso non ha alcuna competenza. E poi si è trattato di un’iniziativa del tutto personale. Le coperte sono state date da alcuni cittadini, è una responsabilità loro», rimarca il rappresentante del Carroccio, Maurizio Villa. La consegna delle coperte con sopra impresso il sole delle Alpi, destinate agli ospiti della casa di riposo di Casale, si è verificata alla fine dell’anno scorso nel comune della Bassa, scatenando un mare di contestazioni. E ieri pomeriggio un ordine del giorno presentato da Pd, lista Felissari e Idv ha acceso i riflettori anche in provincia su quella vicenda. L’invito, proposto nel testo, era di ricordare «in via formale agli amministratori locali gli obblighi di correttezza e terzietà nello svolgimento delle loro funzioni». «Il nostro è un invito a volare alto, per evitare che fatti di questo genere si possano ripetere nel Lodigiano», condanna il segretario Pd, Mauro Soldati. Una presa di posizione netta che ha scatenato gli interventi. «L’etica di un amministratore non può essere decisa da un consiglio provinciale. Valutino gli elettori la correttezza dei loro amministratori», sottolinea Nicola Buonsante (Pdl). Molto critica sulla proposta anche la Lega, che ha però espresso alcuni distinguo. Per il Carroccio, Ilaria Bruschi: «Io non l’avrei fatto, ma quanto accaduto è stata un’iniziativa personale». E l’assessore al bilancio, Cristiano Devecchi: «Sulla vicenda ci sono stati dei distinguo anche nella Lega. Quello presentato è però un testo d’impostazione sovietica. Si chiede alla provincia di riprendere un comune, una linea che non condivido». Alla fine l’ordine del giorno è stato bocciato a maggioranza, con l’astensione dell’Udc.

Nessuno ostacolo invece per il piano d’indirizzo forestale, che definisce le forme di tutela per i boschi, che è passato all’unanimità. Appoggio corale anche sulla centralità dei parchi lombardi, con la proposta di creare un parco del Po Lombardo, e via libera all’indirizzo di abolizione dei sacchetti di plastica. Infine è passata una convenzione tra provincia e associazioni sportive pescatori per le gare.

Il caso delle coperte con il Sole della Alpi donate agli ospiti della casa di riposo di Casale approda in consiglio provinciale a Lodi dove viene bocciato un ordine del giorno presentato dal Partito democratico

© RIPRODUZIONE RISERVATA