Bloccato il cantiere del distributore

«L’altezza sarebbe difforme per alcune decine di centimetri da quella dell’edificio pre-demolizione»: così da palazzo Broletto spiegano perché nei giorni scorsi è scattata un’ordinanza di sospensione dei lavori, da parte del dirigente del settore urbanistica ed edilizia del comune di Lodi. L’edificio sorto dopo la demolizione (con tanto di ok e vincoli della soprintendenza) dello storico distributore Agip di piazzale Tre Agosto è di proprietà comunale e l’intervento di ristrutturazione era stato affidato, tramite gara, alla società La Rosa dell’Arno, con sede a Lodi, che si è impegnata a restituirlo al Broletto al termine di una concessione ventennale che ne prevede l’utilizzo come bar-tavola fredda. La mattina del 27 gennaio, nelle stesse ore in cui su «Il Cittadino» compariva una lettera di Lele Maffi che sollecitava una spiegazione riguardo alla comparsa di un terzo piano che nell’edificio originario sembrava non esserci, funzionari dello sportello unico attività produttive e polizia locale avevano compiuto un sopralluogo cui è seguita l’ordinanza. Ieri, fanno sapere dal municipio, la società titolare del permesso di costruire, il direttore dei lavori ingegner Vincenzo Gattellari e rappresentanti dell’impresa edile, la T.C. Costruzioni di Lodi, si sono recati presso gli uffici comunali per prendere visione degli atti che contestano l’incremento di altezza, avvenuto, sostengono i tecnici del comune, senza alterare le misure di base rispetto all’edificio storico. Ora i destinatari dell’ordinanza hanno 30 giorni di tempo per le loro controdeduzioni, poi potrebbero scattare ordinanza di ripristino ed eventuale denuncia penale per abuso edilizio.

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