Biciclette vietate sui treni ormai da un anno, la Fiab alza la voce con Trenord

Anche i vagoni con gli spazi predisposti non sarebbero più «a norma»

Si complica ulteriormente la questione delle biciclette sui treni in Lombardia: anche se di viaggiatori con bici al seguito se ne vedono su moltissimi convogli, in realtà è ancora in vigore il divieto instaurato da Trenord un anno fa, a cui sono seguite, secondo la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, «informazioni frammentate, confuse e spesso contraddittorie sia dai canali ufficiali Trenord sia dal personale viaggiante, rendendo la vita impossibile a chi vorrebbe rispettare le regole». Pertanto la Commissione Territorio e Infrastrutture della Regione Lombardia ha invitato in audizione sia Fiab Lombardia, sia Trenord, per cercare delle soluzioni condivise che, al momento, sembrano ancora lontanissime.

Secondo la Fiab regionale, Trenord avrebbe soltanto illustrato un piano di ammodernamento del materiale rotabile, «con tempistiche non confermate e comunque non rapide»: «I dirigenti di Trenord dichiarano che le norme relative alla sicurezza si sono irrigidite, i treni utilizzati per decenni, molti anche dotati di appositi spazi polifunzionali, ora non sono più omologati e la bicicletta non ci può più salire. Non sono stati forniti tuttavia dati in merito ai rischi e agli incidenti occorsi». Secondo Fiab, non è sufficiente affidarsi al bike sharing o il noleggio nella stazione di arrivo, una realtà limitata a pochissime località, e che ad esempio a Lodi non è possibile. L’opzione “treno+bici” rimane quindi, secondo Fiab, un passo indispensabile sulla strada dell’intermodalità e della transizione ecologica: «Auspichiamo quindi un tavolo di lavoro con Trenord, partecipato anche da chi la bici la usa davvero, dove poter affrontare le diverse problematiche».

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