
Berti, una vita spesa per l’emergenza urgenza e lo sport VIDEO
CON LE VALIGIE SEMPRE PRONTE Il medico è stato nominato manager sanitario per le olimpiadi invernali Milano-Cortina, a Santa Giulia, dove ci saranno le gare di hockey
Lodi
Gianluca Berti, 55 anni, di Lodi, una vita spesa per la medicina e lo sport, è stato nominato Venu medical officer, ovvero manager sanitario, per le Olimpiadi Milano- Cortina 2026, all’arena Santa Giulia. Un incarico che lo rende orgoglioso e che si aggiunge agli altri che gli sono stati assegnati in questo periodo, sempre in ambito sportivo.
. Video di Alexandru PloiesteanuBerti, un vita per la medicina e lo sport
Il medico, infatti, è diventato referente Areu per le attività sanitarie all’autodromo di Monza, delegato medico dell’Unione internazionale della motonautica ed estricatore capo di Aci sport.
Il dottor Berti, medico di emergenza urgenza per 17 anni, nell’Asst di Lodi, si è licenziato il 31 marzo 2023, durante l’ex amministrazione ospedaliera.
«Sono cresciuto in una realtà che era meno azienda e più famiglia - racconta -, poi le cose sono cambiate, si sono persi il valore delle relazioni umane e delle singole persone. Mi hanno detto che la nuova amministrazione è più attenta e questo mi fa piacere perché Lodi ha buone risorse». Da quando si è licenziato, Berti è, ancora più di prima, con le valigie sempre pronte, una per ogni incarico, e il camper con il serbatoio pieno. «Cambio pelle in continuazione - dice - e questo mi piace». Nonostante gli incarichi di coordinamento però non ha mai lasciato il lavoro sul campo, a salvare le persone: fa i turni in automedica, per conto di Areu, tra Melzo, Crema e Cremona: «Questo mi aiuta a tenere i contatti con la mia essenza più profonda - spiega -. A 8 anni guardavo i cardiochirughi come degli eroi, in televisione: è che lì ho deciso che avrei fatto il medico e l’ho fatto. Diventavo matto per i cardiochirurgi e la Formula 1. Sono riuscito a soddisfare entrambi i sogni».
Lo sport associato alla professione, però, è per lui, che si occupa anche di visite al Cms, Centro medico sportivo di Sant’Angelo, un valore aggiunto.
«In questi 16 anni - dice - sono cresciuto nel mondo della motonautica, mi ha fatto raggiungere una professionalità notevole. Sono diventato medical delegate dell’Union international motonautique, medico aggregato della Federazione medica sportiva italiana, medico estricatore capo di Aci sport, la squadra che interviene per estrarre i piloti incastrati nei veicoli dopo gli incidenti, e referente per le attività sanitarie di Areu all’autodromo di Monza. Adesso sono stato chiamato anche come medical manager per le Olimpiadi di Milano- Cortina. Mia moglie Krizia è una santa, ma lei è felice perché vede che lo sono anche io».
Berti non vuole perdere la sua «vocazione all’aiuto. Io e mia moglie vorremmo andare anche nelle zone di guerra o comunque in missione nel terzo mondo - ammette il professionista lodigiano -. Quando vedo i barconi dei migranti in mare, vorrei essere lì, io che sono un mezzo marinaio, a salvare le persone che annegano. Non riesco a capacitarmi che possano ancora succedere cose così».n
© RIPRODUZIONE RISERVATA