“Batteri senza frontiere”: a Lodi il convegno sulla resistenza agli antibiotici e la prevenzione alimentare

ALLA BERGOGNONE L’originale comunicazione ricevuta dalla scuola dei Folligeniali

Lodi

La comunicazione, originale ed entusiasta, ricevuta dalla Onlus Bergognone:

Lodi, 24 luglio 2025 – Si terrà questa sera a Lodi il convegno “I batteri non hanno frontiere”, un incontro internazionale con operatori del settore agroalimentare, scienziati e istituzioni da tutto il mondo, per affrontare una delle sfide più urgenti della nostra epoca: la crescente minaccia rappresentata dai batteri resistenti agli antibiotici.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre mezzo milione di persone ogni anno sono colpite da infezioni resistenti alle cure tradizionali. Le proiezioni per il 2050 parlano chiaro: il numero di morti dovute a questi batteri potrebbe superare quello causato dal cancro.

Il convegno, che vede la partecipazione di delegazioni da Riga, Vilnius, Stati Uniti, Brasile e altre realtà internazionali, si concentrerà su un cambio di paradigma nella gestione della salute umana: non distruggere i batteri, ma rafforzare quelli benefici. Un approccio ispirato anche dai lavori premiati con il Nobel per la Medicina a James Allison e Tasuku Honjo, che hanno aperto la strada a un nuovo modo di pensare il sistema immunitario come alleato per combattere le patologie infettive e neoplastiche, non come campo di battaglia dove scatenare bombe chimiche di sintesi.

A Lodi, da oltre vent’anni, il gruppo di ricerca Folligeniali, in collaborazione con istituzioni locali e internazionali, porta avanti sperimentazioni pionieristiche sull’uso di probiotici in campo alimentare, con l’obiettivo di produrre formaggi duri arricchiti da cellule benefiche per l’organismo umano. Un messaggio di prevenzione e salute partito nel 2001 e che oggi trova risonanza globale.

Durante l’evento verranno segnalati i progetti più innovativi. Le sperimentazioni portate avanti dai Folligeniali sono state riconosciute e premiate in tutto il mondo, ma, come vuole precisare Angelo Frosio «siamo stufi di ricevere complimenti e premi. È tempo di costruire davvero, e con il sostegno concreto della politica locale, un caseificio del futuro che sia laboratorio di salute pubblica e proponga la straordinaria tradizione lattiero-casearia lodigiana come un modello per tutta l’Europa e per il mondo».

L’incontro è promosso con il patrocinio del Centro Latte Lodi, e intende lanciare un messaggio forte e chiaro: la biodiversità microbiologica è una risorsa, non un nemico. E da Lodi, da sempre capitale mondiale del latte e del formaggio, parte un appello a unirsi per una salute globale condivisa.

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