
Bandiera palestinese sullo scalone del Broletto, Maggi: «Una provocazione fuori luogo, inaccettabile»
LODI Nell’ambito del presidio organizzato all’anniversario dell’attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre
Lodi
«Inaccettabile che ci sia l’esposizione della bandiera della Palestina dalle colonne dello scalone di Palazzo Broletto ed è inaccettabile che sia stata affissa sotto gli occhi degli agenti della polizia locale». È la denuncia del consigliere comunale Lorenzo Maggi (Il Broletto con Maggi), relativa al presidio “All eyes on Gaza” di scena oggi pomeriggio sotto il Broletto, organizzato da tante sigle cittadine riunite nel coordinamento Lodi per la Palestina.
«Sono francamente indignato - ha detto Maggi - per quanto sta accadendo in questi giorni per il corteo e per il presidio di oggi. Il corteo è del tutto legittimo se autorizzato, ma trovo di cattivo gusto farlo il 7 ottobre, nel giorno in cui si ricorda il vero genocidio avvenuto due anni fa con più 1200 morti, persone sgozzate, stuprate e decapitate, che ha visto come vittime donne, bambini e anziani. È un’azione provocatoria e fuori luogo. Ed è del tutto inaccettabile che gli agenti della polizia locale consentano l’esposizione ella bandiera della Palestina su un colonna dello scalone del palazzo municipale, senza intervenire per farla rimuovere. Ho segnalato la vicenda al sindaco». Un gesto grave, perché «fino a che l’amministrazione non decide, non si possono esporre bandiere, perché quella non è la casa di chiunque, ma il luogo delle istituzioni».
Un’ulteriore provocazione secondo Maggi, «alla vigilia di una marcia vergognosa, che sta facendo arrabbiare moltissimi genitori, che in alcuni casi mandano i figli solo per quieto vivere, ma che testimoniano che ai bambini saranno messi in mano cartelloni che sono stati ideati e confezione da quella che a qualcuno piace chiamare la comunità educante». Altrettanto «inconcepibile è che a questa strumentalizzazione dell’infanzia partecipino anche scuola paritarie e di ispirazione cattolica, che continuo a considerare un valore aggiunto anche sul fronte dell’offerta educativa, e che sconvolge abbiano aderito a una manifestazione con intento politico».
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