«Bancomat clonato», ma a prelevare era il compagno

Pensava le avessero clonato il bancomat, dato che in poche settimane qualcuno aveva prelevato 1300 euro con la sua carta. Invece la polizia di Lodi ha scoperto che a fare quei prelievi non autorizzati era stato un “insospettabile”, il compagno della donna, ora denunciato per furto e utilizzo indebito di carte di pagamento.

La vittima, di circa 30 anni, residente a Lodi, si era recata in questura nei giorni scorsi per segnalare quei prelievi di cui si era accorta solo dopo aver consultato l’estratto conto della sua banca. Il suo sospetto era che la carta fosse stata clonata, e infatti aveva provveduto subito a bloccarla, ma questa ipotesi è apparsa fin da subito improbabile ai poliziotti, dato che i prelievi erano tutti effettuati in città e utilizzando la carta stessa, non una sua copia. Per chiarire l’accaduto gli agenti hanno esaminato le immagini della videosorveglianza posizionata nei pressi degli sportelli automatici “incriminati”, nei giorni e negli orari dei prelievi. E in questo modo hanno individuato la persona che aveva fatto quelle operazioni. Hanno mostrato la sua foto alla donna, e lei, sgomenta, non ha avuto dubbi: era il suo compagno.

Si tratta di un ragazzo di 26 anni, che senza dire nulla ha sottratto varie volte il bancomat, con il codice segreto, alla ragazza, rimettendolo poi al suo posto prima che lei se ne accorgesse, facendo prelievi per le somme autorizzate quando aveva bisogno di contanti. Per lui quindi è scattata la denuncia a piede libero, mentre il rapporto con la fidanzata adesso sembra sia finito.

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