Banco Popolare, sì all’aumento capitale

Con 9092 voti a favore, 56 contrari e 19 astenuti questa mattina poco prima di mezzogiorno l’assemblea dei soci del Banco Popolare ha dato il via libera all’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro. Un’operazione che si concretizzerà tra il 31 marzo e il 17 aprile e che, a detta dell’amministratore delegato Pierfrancesco Saviotti servirà a un duplice scopo. Rispondere alle richieste di maggior capitalizzazione arrivate dall’autorità di vigilanza europea e irrobustire l’istituto di credito in modo che nei prossimi anni possa essere messo in campo un piano industriale commercialmente aggressivo, in grado di aumentare raccolta, prestiti e numero di clienti. Quattro i poli assembleari dislocati nell’Italia Settentrionale e Centrale: la Fiera di Lodi ha ospitato la sede centrale dell’assemblea, con l’afflusso di un migliaio di soci (cifra ufficiosa ancora in corso di valutazione); collegate a distanza le sedi periferiche di Verona, Novara e Lucca. Dopo i discorsi di Saviotti e del presidente Carlo Fratta Pasini, che ha parlato di un’operazione “ineludibile e tempestiva”, perché anticipa gli altri istituti di credito, spazio agli interventi dei soci, che sono durati circa un’ora. Pochi quelli lodigiani, da segnalare quelli della sindacalista Giuseppina Santus e dei rappresentanti delle associazioni locali degli azionisti Tino Modesto Volpe e Donato Vestita. Più di un socio, dal palco, ha chiesto conto ai vertici dell’istituto dei crediti ammalorati riconducibili ai grandi gruppi, tra gli altri Zunino e Sorgenia. Dura la risposta di Saviotti, che ha affermato di non voler fare favori a nessuno e in relazione proprio a Sorgenia ha detto che la banca “non farà sconti alla famiglia De Benedetti”. L’assemblea, iniziativa poco prima delle 9, si è chiusa attorno a mezzogiorno con l’approvazione a larghissima maggioranza del secondo punto all’ordine del giorno, quello sul raggruppamento delle azioni: con l’aumento di capitale sarà introdotta una nuova azione che varrà come dieci vecchie azioni. Appuntamento ora, fra meno di un mese, all’assemblea dei soci del 29 marzo a Verona: all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di esercizio 2013 (che si chiude con una perdita di 606 milioni di euro) e la nomina del consiglio di amministrazione, la cui lista dei candidati - ha garantito Fratta Pasini a margine dell’assemblea di Lodi - sarà diffusa lunedì. Per l’Ad Saviotti si prefigura una riconferma alla guida del quarto istituto di credito del Paese.

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