Bagni pubblici, girone dantesco

L’avviso dovrebbe essere appeso all’ingresso, rubando le parole a Dante Alighieri e mettendo in guardia gli sventurati: “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”. Perché mettere piede nei bagni pubblici a due passi dal Broletto - in piazza Mercato - è quasi come ritrovarsi in un girone infernale della Divina Commedia. Anche se in questo caso di poetico non c’è proprio nulla: gli sfortunati che hanno bisogno della toilette infatti devono riuscire nell’ardua impresa di trattenere il senso di nausea una volta varcata la soglia.Il problema più grave non è dovuto ai vandalismi, che pure influiscono sull’impressione generale di degrado. Le scritte sono ovunque, dentro e fuori i gabinetti, sulle mattonelle, sui muri. A colpire è la sporcizia che regna sovrana e l’assenza di servizi adeguati per disabili, per anziani e per mamme con bimbi al seguito. I muri senza più intonaco, là dove ci sono le finestre, dalle quali però non filtra l’aria, non fanno nient’altro che peggiorare il colpo d’occhio.All’ingresso, sulla destra si nota un gabbiotto con gli attrezzi per pulire (chiaramente inutilizzati, vista la situazione), mentre sulla sinistra sono stati appoggiati altri spazzoloni. A disposizione c’è subito il bagno dei disabili, dove la carta igienica non esiste. Resta un mistero come una persona sulla sedia a rotelle possa destreggiarsi in una cabina così sporca. La toilette per signore sfoggia come biglietto da visita un lavandino inagibile pieno d’acqua (sporca), manca anche il portasapone. La vera “chicca”, però, è quello che dovrebbe essere il fasciatoio e l’angolo dedicato alle mamme con bebè al seguito: il tavolo è indecente e già occupato da un distributore (rotto) di carta igienica, mentre il lavandino è colmo di cianfrusaglie. La parte destinata agli uomini assomiglia invece a un incubo senza fine. Per entrare è meglio non respirare e scegliere l’apnea, i due gabinetti sarebbero da utilizzare solamente nei casi più disperati. Non che l’argomento non sia stato affrontato in consiglio comunale anche in passato: la Lega nord aveva sollevato la questione nel 2005, poco dopo un intervento di manutenzione. Il guaio è che i cittadini non hanno altra scelta, i bagni pubblici di piazza Mercato sono gli unici a disposizione, a meno che non si scelga di entrare in un bar. A confronto, persino le toilette delle stazioni, utilizzate da decine o centinaia di viaggiatori, possono essere tranquillamente considerate migliori.

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