Baby gang in città bassa a Lodi, in 5 denunciati per rapina

Cinque ragazzi denunciati per rapina e tentata rapina. La squadra mobile della questura di Lodi ha identificato nei giorni scorsi una baby gang che in città bassa, alla fine di agosto, aveva aggredito nel giro di pochi minuti due ragazzi in via Dieci Maggio, nei pressi del ponte, a uno dei quali aveva anche sottratto il cellulare.

Nei guai sono finiti ora tre maggiorenni e due minorenni (di 17 anni), residenti a Lodi e nei comuni limitrofi, tre di nazionalità italiana, uno romeno e uno della Costa d’Avorio.

Le indagini erano partite quando un ragazzo di Lodi si è presentato negli uffici della questura dicendo che il 22 agosto, poco dopo mezzanotte, era stato circondato e picchiato da un gruppo di quattro ragazzi, che gli avevano anche preso il cellulare. Uno però lo aveva riconosciuto, e così ha fatto il suo nome ai poliziotti. Si tratta di E.M.Y. di 18 anni.

Il ragazzo è stato rintracciato dagli uomini della squadra mobile e, sentito in questura, ha ammesso quello che era avvenuto quella notte, permettendo agli agenti anche di individuare i suoi complici.

Uno di questi, un romeno 17enne, è stato trovato in possesso del telefono, che aveva nascosto sotto una tegola del tetto di un’abitazione adiacente alla sua, a cui accedeva tramite il balcone. Gli investigatori hanno anche esaminato le immagini della videosorveglianza presenti in quella zona della città per ricostruire quanto accaduto quella notte. Ed è emerso che dieci minuti prima della rapina denunciata in questura, il gruppetto aveva circondato anche un altro ragazzo, da poco 18enne, prendendolo a calci e sberle e minacciandolo con un atteggiamento intimidatorio. Ma la rapina era fallita perché la vittima era riuscita a sfuggire all’agguato. Nel suo caso però i ragazzi erano cinque.

Nei guai quindi sono finiti tre maggiorenni di 18 e 19 anni (P.J., F.A. e E.M.Y. le loro iniziali, tutti italiani) e due minorenni, un romeno e uno originario della Costa d’Avorio, quest’ultimo coinvolto solo nella tentata rapina, mentre tutti gli altri hanno partecipato a entrambi gli episodi.

Le due vittime li hanno riconosciuti come i loro aggressori, e ora sono accusati di rapina aggravata in concorso e tentata rapina. Solo il romeno minorenne trovato in possesso del telefono rubato (poi restituito alla vittima) dovrà inoltre rispondere anche del reato di ricettazione.

Alcuni di loro sono ragazzi già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio commessi in passato. Altri sono invece incensurati.

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