Autobus: da lunedì scatta il taglio di 40 corse ma non si sa ancora quali sono

STAR MOBILITY Per la carenza di autisti il servizio sarà ridotto del 6%

Lodi

Taglio di oltre quaranta corse del trasporto pubblico locale, circa il 6% per cento del servizio che invece era stato previsto a inizio anno. Scatta lunedì la rimodulazione del servizio di Starmobility in applicazione della proposta fatta qualche settimana fa per riuscire a ovviare al problema della carenza dei conducenti. Sono rimaste inascoltate le richieste dei sindaci, sono state accolte solo due o tre osservazioni di quelle presentate formalmente. Difficile determinare anche quante corse e quali esattamente saranno tagliate perché la società è uscita solo ieri 26 marzo sul proprio sito istituzionale con una semplice comunicazione di «nuovi orari scolastici in vigore dal 31 marzo», senza indicare quali linee sono soppresse. Gli utenti, quindi, devono armarsi di pazienza e sfogliare la pagina della propria linea per verificare se il bus abituale è confermato o è stato cancellato. La comunicazione ufficiale è arrivata a soli cinque giorni dalla rimodulazione. Per gli utenti, nemmeno una settimana di tempo per capire se dovranno modificare le proprie abitudini di viaggio. Abitudini che, in realtà, da almeno quattro mesi sono più una scommessa, visto che in questi mesi ci sono state medie di 30-40 corse non garantite ogni giorno. E oltre a quelle non garantite, spesso anche le corse confermata alla fine non passavano. La logica della rimodulazione è stata proprio questa: tagliare una quarantina di corse per fare in modo che almeno quelle previste siano effettivamente svolte. La proposta prevedeva l’eliminazione di 44 corse.

In un’accesa assemblea dei sindaci in Provincia di Lodi i primi cittadini avevano fatto tutte le loro rimostranze, che nei giorni successivi si erano trasformati in un pacchetto di 17 osservazioni da parte di enti locali. Avevano presentato formale richiesta di modifica alla proposta i Comuni di Borghetto, Massalengo, Cornegliano, Caselle Lurani, Casaletto, Lodi Vecchio, Tavazzano, Valera Fratta e Sant’Angelo nel centro Lodigiano, Senna, Orio Litta e Somaglia nella Bassa, e un’ultima istanza è stata presentata dalla Fondazione Agririsorse. Di queste, però, sono state accolte solo due o tre, perché la maggioranza erano richieste di mantenere le corse indicate per la soppressione, una logica contraria alla motivazione stessa alla base della rimodulazione.

Secondo Agenzia di Bacino del trasporto pubblico e Starmobility questa rimodulazione riuscirà a garantire che non si siano più corse soppresse senza avviso. In realtà, nei momenti più difficili di gennaio (ma anche la settimana scorsa) tra corse non garantite e corse garantite ma non effettuate si arrivava anche a 50 corse saltate in un giorno. Oltre che il taglio secco delle corse, la rimodulazione consiste nell’evitare che i bus viaggino quasi vuoti (eliminando quei viaggi), spostando le risorse verso linee più affollate. Nel caso Starmobility non riesca a garantire il servizio, Agenzia di Bacino Tpl ha annunciato il taglio dei contributi, misura mai applicata in passato.

Leggi l’articolo di Andrea Bagatta sul Cittadino in edicola oggi 27 marzo, e in digitale

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