ASST Guido Grignaffini inizia il suo lavoro e si presenta con un’intervista in diretta web dalla nostra redazione VIDEO

Il nuovo manager risponde alle domande del direttore del Cittadino Lorenzo Rinaldi

Primo giorno di lavoro a Lodi per il nuovo direttore generale dell’Asst Guido Grignaffini. Alla vigilia del suo 49esimo compleanno il manager ha iniziato la sua nuova avventura nel Lodigiano, incontrando medici, infermieri e operatori sanitari dei vari reparti di Lodi.

Il suo arrivo, in città, direttamente dalle vacanze sugli sci, in Val d’Aosta, con la moglie e due figli, è avvenuto alle 9.30 di ieri mattina. Dopo aver fatto conoscenza con la segreteria, ha analizzato con i suoi collaboratori la situazione dell’ospedale nel fine settimana. In questi giorni, infatti, si era interfacciato già telefonicamente con il direttore sanitario Paolo Bernocchi e il primario del pronto soccorso Stefano Paglia sulla situazione dei posti letto.

«Ho visitato i cantieri dell’ospedale con la responsabile dell’ufficio tecnico Melissa Rachelini - spiega Grignaffini, ingegnere biomedico e fino al 31 dicembre direttore socio sanitario dell’Asst Brianza -, ho incontrato il dottor Stefano Paglia, che avevo già incontrato insieme al dottor Pietro Mazzarotto, la scorsa settimana, durante il passaggio di consegne, il personale presente nei vari reparti e il dottor Gianluca Russo; ho visitato il cantiere della terapia intensiva, il blocco operatorio e la pediatria».

Questa mattina, alle 10, il manager, ha già in agenda un meeting con la direzione medica, l’area chirurgica e quella dell’emergenza urgenza per decidere come affrontare le prossime due settimane che sono ancora quelle critiche dal punto di vista epidemiologico. Nelle prossime settimane dobbiamo lavorare con i medici di medicina generale, che ora passano in carico all’Asst». Il dottor Grignaffini incontrerà il dottor Galdino Cassavia, in vista della realizzazione del dipartimento interaziendale Lodi Melegnano dei medici di famiglia e poi incontrare i medici referenti delle aggregazioni funzionali territoriali.

«Ho già lavorato in Brianza su questo aspetto dei medici di base. devo capire come è stato gestito il passaggio di transizione qui. Bisogna cercare di velocizzare l’uscita dal pronto soccorso ai reparti o al domicilio - aggiunge Grignaffini -, capire come funzionano le dimissioni protette, per evitare che si gonfi troppo l’area del boarding, cioè dei pazienti che sostano in pronto soccorso in attesa di ricovero. Tra l’altro devo dire che quello del boarding è un problema collettivo; nei giorni scorsi abbiamo incontrato l’assessore regionale Guido Bertolaso che ha fornito i dati: Lodi non era affatto messa male; c’erano realtà molto più critiche, ma bisogna comunque da intervenire. Dobbiamo ragionare sull’aumento dei posti letto in area medica, nei reparti di subacuti e nell’ospedale di comunità». La prima «forte criticità» di Lodi, balzata sotto gli occhi del dottor Grignaffini, «è quella del reclutamento del personale, come in nefrologia e in medicina».

Per quanto riguarda le nomine dei suoi collaboratori, Grignaffini ha già chiesto l’autorizzazione alla Regione per nominare, prima del 15 gennaio, il direttore amministrativo che a Lodi è assente. «Dobbiamo approvare il quarto Cet - dice -, quindi serve il da. Per le altre figure, invece, bisogna aspettare dopo il 15».

Il «mio sogno, dice, è solo cercare di lasciare una traccia del mio passaggio in questi tre anni. In questi giorni, in Brianza, mi hanno detto che ho fatto questo. È stato bello sentirlo dire. L’importante è che si crei una rete efficiente di canali tra ospedale, territorio, medici di base e tutti gli attori coinvolti, i Comuni, il mondo del volontariato e le associazioni. Il mio metodo di lavoro è quello del mettere insieme. Ho visto che il Lodigiano è un territorio complesso con 31 Comuni, adesso incomincerò a incontrare i consigli di rappresentanza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA