Arresti per traffico illegale di cuccioli

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(11 febbraio, ore 17) Dalla Forestale di Lodi tengono a precisare che gli 88 cuccioli sono stati sequestrati nel corso di un’attività investigativa durata due anni e che gli animali sono già stati tutti dati in adozione. Tutto questo perché il centralino degli uffici di Lodi è stato preso d’assalto da cittadini che volevano adottare uno dei cani.

(11 febbraio, ore 14.30) «L’Ordine dei medici veterinari della provincia di Milano procederà, con l’acquisizione ufficiale degli atti, agli opportuni provvedimenti nei tempi e nei modi previsti dalla legge» nei confronti del veterinario arrestato ieri nell’ambito di un’operazione condotta dalla Forestale tra Milano e Lodi, contro il traffico di cuccioli dall’Est Europa. Lo annuncia Carla Bernasconi, vice presidente Fnovi (Federazione nazionale Ordini veterinari italiani) e presidente dell’Ordine dei veterinari di Milano.

(10 febbraio, ore 14) Nessun veterinario dell’Asl di Lodi o appartenente all’Ordine dei medici veterinari della provincia di Lodi è coinvolto nella vicenda del traffico illegale di cuccioli e del sequestro nel canile di Cascina Santa Brera a San Giuliano (attività non collegata all’omonimo agriturismo). Lo precisa l’Asl di Lodi, che sottolinea: «L’inchiesta in corso riguarda l’attività privata svolta dai proprietari all’interno della struttura e separata dal canile sanitario. Negli spazi destinati a canile sanitario della Asl di Lodi e per le attività ad essi relative non sono state contestate irregolarità di alcun genere».

(10 febbraio, ore 13) Era Cascina Santa Brera di San Giuliano, sede del canile sanitario della provincia di Lodi, la base logistica dell’associazione a delinquere accusata di un traffico illecito di cuccioli di cane dall’Est Europa. Nove le persone denunciate dalla procura di Lodi dopo l’indagine d’iniziativa del Nucleo investigativo provinciale della Forestale di Lodi. I cuccioli sequestrati sono stati 88, costretti a un trasporto in condizioni tremende e sottoposti a continue vessazioni e sevizie. Diversi i capi d’imputazione contestati ai nove denunciati, tra cui per la prima volta per reati contro gli animali, l’associazione a delinquere.

(10 febbraio, ore 12.30) Avevano messo in piedi un’organizzazione criminale con base a Milano per importare cuccioli di cane dall’est europa e venderli in Italia, con tutta la documentazione corretta, come cuccioli italiani. Il traffico illegale di animali andava avanti da tempo e produceva non meno di un milione di euro l’anno. Il traffico è stato sventato dal comando provinciale di Lodi del Corpo Forestale dello Stato, sotto la direzione del Procuratore capo di Lodi, vincenzo Russo. Nove le persone denunciate, l’operazione è ancora in corso per verificare il coinvolgimento di negozi di Milano.

(10 febbraio, ore 10)Un’organizzazione criminale legata al traffico di cuccioli e attiva anche nel Lodigiano e nel Sudmilano è stata smantellata dal Corpo forestale dello Stato. L’operazione, denominata “Maki”, ha portato a diversi arresti e in manette è finito anche un veterinario. Maggiori informazioni verranno rese note durante una conferenza stampa presieduta dal Procuratore Capo di Lodi che si svolgerà a mezzogiorno a Milano.

Era Cascina Santa Brera di San Giuliano, sede del canile sanitario della provincia di Lodi, la base logistica dell’associazione a delinquere accusata di un traffico illecito di cuccioli di cane dall’Est Europa. Nove le persone denunciate dalla procura di Lodi dopo l’indagine d’iniziativa del Nucleo investigativo provinciale della Forestale di Lodi. I cuccioli sequestrati sono stati 88, costretti a un trasporto in condizioni tremende e sottoposti a continue vessazioni e sevizie

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