
Per mettere al sicuro Lodi dalle esondazioni dell’Adda continua a mancare un solo tassello, probabilmente il più importante: la realizzazione del nuovo argine in sponda destra a monte del ponte Napoleone Bonaparte.
Per sbloccare definitivamente la situazione, l’amministrazione comunale di Lodi è tornata in questi giorni a sollecitare l’Aipo, prospettando anche l’eventualità di rilevare dall’Agenzia la responsabilità di bandire la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori: «Ovviamente – chiarisce il sindaco Lorenzo Guerini – senza impegnare risorse del nostro bilancio, dato che l’opera, come ci è sempre stato garantito, è già finanziata, e considerati gli ingenti sforzi economici (nell’ordine di oltre 6 milioni di euro) che il Comune di Lodi ha già sostenuto in questi anni per realizzare interventi che tra l’altro neppure gli competevano».
Le rinnovate pressioni per dare finalmente avvio alla costruzione del nuovo argine sono state esercitate anche attraverso una comunicazione, a firma del primo cittadino e dell’assessore alle politiche per il fiume Adda Enrico Brunetti, trasmessa ad Aipo, all’Autorità di Bacino del Po, alla Regione Lombardia e alla Prefettura di Lodi.
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