Area Abb, prove di riappacificazione

Il presidente Bpl: «Trattiamo con il Comune»

Spiragli d’intesa sul futuro dell’area ex Abb di Lodi. È più vicino l’accordo per il recupero dei 35mila metri quadrati di viale Pavia. Le trattative tra palazzo Broletto e i vertici di Nadir (società della galassia Banco Popolare, proprietaria dell’ampia superficie) sono ormai a buon punto. A dichiararlo è lo stesso presidente della Banca popolare di Lodi, nonché responsabile della Nadir, Mario Minoja: «Il dialogo con il comune ha fatto dei passi avanti significativi. Non siamo ancora arrivati ad un accordo, ma stiamo lavorando insieme per raggiungere una posizione condivisa». Per ora non sono ancora stati definiti i tempi per la conclusione del progetto, ma la strada pare tracciata. E in caso di accordo, la Banca sarebbe anche disposta a ritirare il ricorso al Tar, che era stato presentato sul Documento d’inquadramento urbanistico varato dal comune.

Un passaggio delicato per una delle aree di maggiore interesse nel capoluogo, proprio perché collocata a ridosso della stazione ferroviaria. Il tema è stato oggetto di discussione anche all’interno del piano di governo del territorio, in dirittura di arrivo in consiglio comunale. La Banca ha infatti presentato delle osservazioni al piano di programmazione urbanistica. La richiesta principale è che siano rispettati gli accordi che erano stati presi dal comune di Lodi. Il riferimento è ad un patto siglato nel 2004, che prevedeva precisi criteri per le costruzioni su quello spazio in zona San Fereolo. Ma poi sono intervenuti alcuni cambiamenti e palazzo Broletto ha introdotto «una consistente riduzione della capacità edificatoria», sottolinea Nadir, con un incremento anche delle ricadute pubbliche in carico all’operatore. Le osservazioni mettono in luce l’esigenza del privato di tornare a quella capacità edificatoria nell’area e di limare le opere di urbanizzazione richieste.

Nei giorni scorsi è arrivata la risposta del comune, da parte dell’assessore al Pgt, Leonardo Rudelli: «Nello specifico abbiamo giudicato l’osservazione non pertinente, quindi non è stato accolta la richiesta di aumentare l’indice volumetrico. Semmai il discorso è stato rimandato alla discussione su un puntuale piano integrato d’intervento, le cui linee guida sono in corso di contrattazione tra le parti, quindi tra comune e i privati. È quella la sede per determinare il giusto equilibrio tra concessione di aumenti volumetrici per gli edifici e l’ammontare dei servizi e delle opere di urbanizzazione di cui si farà carico il privato». In questa prospettiva ormai viene dato per quasi pronto il progetto dell’architetto Stefano Boeri (incaricato dalla Banca di redigere il progetto su ex Abb), che dovrebbe ridisegnare una parte del quartiere vicino alla stazione, con l’ampliamento del parco di via Fascetti, spazi per edilizia residenziale e anche un ampio parcheggio.

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