Ancora quattro razzie notturne

Colpiti due oratori, un fruttivendolo e la bocciofila

Senza tregua. Le “spaccate” notturne non conoscono sosta e, a sole ventiquattrore dal poker di colpi consumato tra via Castelfidardo, corso Vittorio Emanuele e viale Pavia tengono minacciosamente il ritmo. Ben quattro sono infatti gli assalti riusciti o tentati tra giovedì notte e ieri. E nel mirino, oltre a negozi e locali più “tradizionali”, stavolta finiscono anche due oratori, da un capo all’altro della città: il tutto per miseri bottini, un mix di indignazione e rassegnazione delle vittime e tecniche di scasso che, in alcuni casi, rafforzano il sospetto che ad agire possa essere stata la stessa banda di ladri.

Il quartiere più danneggiato, questa volta, è stato quello delle Fanfani. Qui, dove due settimane fa era avvenuta la clamorosa spaccata al bar G.V. di via Ada Negri (bottino da 35mila euro), i malviventi hanno colpito sia all’oratorio di via Madre Cabrini che al negozio di frutta e verdura di Maria Siano, in via San Bassiano: due colpi per un pugno di euro, entrambi scoperti alle 7 del mattino.

Ad accorgersene, all’oratorio, è stato l’uomo delle pulizie, che ha subito avvertito le forze dell’ordine. Secondo quanto ricostruito, per entrare i malviventi avrebbero brandito un estintore, trovato vicino alla caldaia, usandolo per sfondare il vetro della porta centrale per dirigersi verso il bar. Il bottino? «Quindici euro, nient’altro”, spiegano dall’oratorio; e poche monete in più, a quanto pare, i ladri avrebbero raccattato anche dal fruttivendolo, dove la titolare si “rimprovera” per colpe che in realtà non ha: «La sera prima avevo un po’ di febbre, avevo fretta di tornare a casa e così sono andata via chiudendo la porta a chiave e con il lucchetto, ma senza abbassare la “claire”: ne hanno approfittato - spiega Maria Siano -. Danni? Hanno preso quello che c’era nel registratore di cassa, una ventina di euro, e qualche bottiglia di vino. Sono qui da un anno e mezzo ed è la prima volta che mi capita: spero che sia anche ultima».

Il “passaparola” tra commercianti, intanto, rivela di un altro locale assaltato, in zona stazione. E l’indirizzo giusto è quello della trattoria il Giardino, alla bocciofila Poiani, dove i ladri hanno fatto irruzione con la stessa tecnica del fruttivendolo e della parrucchiera della notte precedente: un buco nella parte bassa del vetro, per entrare e uscire, verosimilmente, a “gattoni”. La differenza? Che il colpo, l’ennesimo sofferto dal locale negli ultimi anno, stavolta non è riuscito: «Ci hanno provato verso le 23.20, ma una volta dentro il bancone è protetto da una saracinesca, con dei sensori che suonano appena ti avvicini; così l’allarme ha suonato e loro sono scappati», racconta il titolare, giunto sul posto in meno di un quarto d’ora.

E mentre qualcuno spera che le telecamere della stazione possano aver già immortalato qualche potenziale colpevole, a chiudere il conto di un’altra notte nera arriva la notizia dell’ultimo assalto, non riuscito ma ugualmente rovinoso: è quello tentato all’oratorio di San Bernardo, dove scavalcato il cancello e rotta la finestra del bocciodromo collegato con il bar, i ladri hanno vanamente provato a scassinarne la porta, distruggendone comunque la porta. L’anno scorso, l’oratorio era già stato “visitato” più di una volta: la speranza è che per il 2012 la conta dei danni si fermi qui.Al.Be.

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