
Ancora grigio cemento sul verde dei campi lodigiani. E in particolare alla Muzza di Cornegliano, località Codognino. Qui, nel nuovo piano di governo del territorio, sono previsti qualcosa come 64.310 metri quadrati di nuovi capannoni, poco meno di 11 campi di calcio messi uno accanto all’altro. Secondo i dati del pgt, la superficie complessiva, se si considerano anche strade e interventi ambientali, è ben più ampia: circa 90.229 metri quadri. «Si tratta di un’area di completamento che rientra nel polo produttivo sovracomunale, che il piano provinciale riconosce all’area del Codognino», ha chiarito il sindaco di Cornegliano, Matteo Lacchini, nell’assemblea pubblica di presentazione del pgt, mercoledì sera, nell’aula consiliare di via Lodi.
Un incontro in cui non sono mancati momenti di tensione con il pubblico in sala. La nuova distesa di capannoni «sorgerà solo a determinate condizioni - ha aggiunto l’architetto Sergio Uggetti, redattore del pgt - : non ultime la concertazione con gli enti sovra locali e la presenza dell’utilizzatore finale. I capannoni, dunque, non si costruiranno per essere poi venduti». Nei contenuti del piano, anche quattro ambiti di trasformazione “tecnologica” per una superficie complessiva di 72.781 metri quadrati, che non rientrano però nei conti sull’espansione del comune. Tra questi, gli spazi destinati al deposito di stoccaggio del gas per cui ha già ottenuto il via libera Italgas Storage, una stazione elettrica che realizzerà Terna a servizio dell’impianto (per 9.700 metri quadrati, ancora in fase di autorizzazione) e un centro di raccolta di rifiuti industriali (per una superficie di circa 1000 metri quadrati). «L’auspicio è che diventi un servizio a carattere provinciale - ha aggiunto il sindaco - : a Cornegliano avevamo l’esigenza di separare la raccolta di rifiuti di soggetti privati da quella delle realtà produttive». L’area individuata per la nuova discarica è nei pressi della prima rotatoria del Codognino venendo da Lodi, in un’area nei pressi dell’emporio agricolo Novazzi. Tra le novità introdotte dal pgt: due ambiti di trasformazione residenziale per una superficie di circa 20.101 metri quadrati, di cui una quota nei pressi del canale Muzza, l’intervento più criticato dal pubblico dell’intero piano di sviluppo che, complessivamente, prevede di portare gli abitanti del comune dai 2890 attuali fino a un massimo di 3490. All’interno del piano anche due ambiti di trasformazione agricola (per un superficie complessiva di 33.489 metri) e lo studio del traffico redatto insieme ai comuni di Pieve e Borgo. Il progetto ha individuato come prioritaria la realizzazione di una bretella tra la provinciale “186” e la zona commerciale del Bennet di Pieve. «Questo piano rispecchia i contenuti del nostro programma amministrativo con alcuni aspetti di particolare rilevanza - ha sottolineato il sindaco Lacchini - , come il contenimento della crescita insediativa e il ridisegno del centro abitato. Abbiamo ridotto le previsioni di espansione che ci erano concesse dagli strumenti sovracomunali del 78 per cento, intervenendo con diversi piani di recupero sia residenziali che produttivi». Dieci in tutto: cinque abitativi e cinque produttivi, per una superficie di 65.917 metri quadrati.
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