Anche il Tribunale è in affanno

Non solo la procura della Repubblica, che rischia di vivere l’ennesima estate di emergenza, ma anche il tribunale di Lodi è a corto di magistrati: dopo il trasferimento a Varese di Stefania Pepe, che era di fatto un giudice distrettuale in applicazione a Lodi ma si è occupata a lungo del dibattimento penale e quindi dell’ufficio gip/gup, e dopo il pensionamento del presidente della sezione civile Pierluigi Stolfi, attualmente sono in servizio 13 giudici a fronte dei 16, e da settembre, con un’aspettativa per maternità, il numero si ridurrà a 12. Una scopertura della pianta organica del 25 per cento. «Nuovi arrivi non sono previsti - spiega la presidente del tribunale di Lodi Adriana Garrammone -, ma ce la faremo». La presidente stessa, da quattro anni e mezzo a Lodi, si era candidata nei mesi scorsi per incarichi dirigenziali a Milano e a Brescia, ma finora al riguardo il consiglio superiore della magistratura nulla ha deciso. «La mancanza che più si sente è quella della presidenza di sezione civile - constata la dottoressa Garrammone, che a lungo aveva richiesto anche la copertura del posto di dirigente amministrativo, a capo del personale del tribunale -, ma tutti i giudici si stanno impegnando al massimo».

E ieri si è avuta l’ennesima dimostrazione di questo impegno: c’è un processo per usura, frutto di un’operazione della guardia di finanza di Lodi che nel 2006 aveva arrestato sei persone, grazie a un “pentito”, che avrebbe rischiato di ricominciare da capo, dopo numerose udienze. Proprio perché da settembre uno dei tre giudici andrà in maternità. Alcuni dei difensori, quando la corte ha chiesto il consenso a proseguire con la sola trascrizione delle testimonianze, non lo hanno dato, e così i magistrati hanno deciso di finire il processo entro luglio, a tappe forzate, fissando udienze anche al sabato.

Per “Rifiutopoli”, processo ancora più articolato, ritenuto impossibile arrivare al verdetto entro l’estate, il cambio di giudice è stato invece effettuato, ma qui il rischio è la prescrizione: il giudice è stato già cambiato, ma è stata ugualmente fissata una “maratona” di udienze tra maggio e luglio.

Attualmente sono però già due i giudici della sezione civile applicati dalla presidenza ad alcune udienze penali collegiali. E anche i vice procuratori onorari, che rappresentano l’accusa in tutti i processi monocratici, oltre che dal giudice di pace, sono sotto organico.

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