Anche a Lodi parte il “cashback”: rimborsi sui pagamenti elettronici

Tre passaggi per accedere al servizio: procurarsi lo Spid, scaricare la app IO sul telefonino e comunicare l’Iban per avere indietro una parte dei soldi

Fai acquisti e il 10% di quanto speso ti viene restituito. È questo, in estrema sintesi, il “cashback”, cioè “restituzione dei soldi”, programma attivato dal governo da oggi in via sperimentale fino al 31 dicembre. In questi 20 giorni dunque chi effettuerà almeno 10 pagamenti utilizzando carta di credito o bancomat, avrà un rimborso del 10% delle spese sostenute, fino a un massimo di 150 euro al mese. Per avere indietro questa decima parte delle spese non basta però pagare con le carte, bisogna prima registrarsi sull’applicazione IO, attraverso lo Spid o carta di identità elettronica. Sembra complicato, visto che si parla di sigle che possono risultare oscure, ma non è così. Innanzitutto è già online il sito cashlessitalia.it, dove viene spiegato come accedere a tutti i sistemi premianti dei pagamenti digitali, inclusa la lotteria degli scontrini. I passaggi sono tre. Prima di tutto bisogna avere uno Spid, sigla che sta per sistema pubblico di identità digitale oppure la carta d’Identità elettronica (Cie). La prima può essere richiesta a uno dei provider che si trovano sul sito spid.gov.it. A rilasciare la seconda è invece il proprio comune di appartenenza. Il secondo passaggio prevede di scaricare l’app IO al sito io.italia.it, ovvero l’applicazione che serve per usufruire dei servizi pubblici, già utilizzata ad esempio per i pagamenti con pagoPa (i pagamenti alla pubblica amministrazione) e per il bonus vacanze di questa estate. L’ultimo passaggio infine riguarda, in fase di registrazione al Cashback sulla app IO, l’inserimento degli estremi identificativi di uno o più carte di credito, carte di debito, PagoBancomat o attivare il Cashback sull’account Satispay. Ultima cosa, forse la più importante, va inserito il codice IBAN del proprio conto corrente sul quale si intende ricevere i rimborsi. Dopo di che non si dovrà fare più niente: basterà fare un minimo di operazioni con pagamenti elettronici, 10 in questa fine di anno, 50 nel prossimo semestre. E, anche se è previsto un tetto di spesa che limiterà il “risparmio”, per i 100mila che faranno più operazioni nei semestri indicati ci sarà una sorta di “superpremio”, un super-rimborso da 1.500 euro. Ma valgono tutti gli acquisti? Il governo spiega che sono ritenuti validi tutti gli acquisti in negozi, bar e ristoranti, supermercati e grande distribuzione. Non concorrono invece gli acquisti fatti online.

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