Anche i grillini verso il Broletto

L’apriscatole grillino è già “sguainato”, pronto a mettere a soqquadro palazzo Broletto. E questo perché il Movimento 5 Stelle è (quasi) pronto: «Faremo una campagna elettorale contro gli sprechi». Questo significa che i consiglieri eletti a Lodi accetteranno solo il 30 per cento del gettone di presenza e, soprattutto, rifiuteranno qualsiasi tipo di rimborso. I contributi pubblici negli ultimi otto anni in Comune hanno superato quota 20mila euro ogni anno, circa 160mila euro in tutto; soldi destinati ai gruppi consiliari per l’attività politica. «Bisogna rivoltare la macchina comunale come un calzino», dice il portavoce grillino Domenico Conia. Tra domenica e martedì si terranno le primarie on line tra gli iscritti, il gruppo sta valutando una rosa di candidati. Tra questi c’è anche la musicologa Laura Pietrantoni, molto conosciuta sul territorio per la sua attività: «Mi è stata fatta questa proposta - spiega la presidente dell’associazione Musicarte -, dopo una riflessione ho accettato ma in campo ci sono anche altri candidati». La Pietrantoni è diplomata in pianoforte al Conservatorio di Piacenza e laureata in musicologia alla scuola di Paleografia e Filologia musicale di Cremona.I candidati del Movimento 5 Stelle devono sottoscrivere un impegno etico, sia prima che dopo il voto. Tra le “clausole” ce n’è una per impedire il cambio di casacca: «Anche a Lodi dobbiamo evitare gli Scilipoti - sottolinea Conia -, non si può cambiare gruppo durante la durata del mandato, non si possono prendere tessere di partito né supportare altri partiti o liste. Si richiede la fedina penale pulita, nessun carico pendente, l’impegno a promuovere prima di tutto il programma e non la persona». La campagna elettorale dovrà essere finanziata solo attraverso le libere donazioni di candidati e simpatizzanti, tutto dovrà essere però rendicontato pubblicamente. L’impegno etico prevede il divieto assoluto di promettere assunzioni o contratti di collaborazione nel futuro staff consiliare. Gli eletti dovranno partecipare a tutte le sedute, a meno che ci siano impedimenti di salute o personali. «Ogni sei mesi - conclude Conia - i consiglieri eletti devono partecipare a uno o più incontri pubblici per discutere della sua attività e per vedere come sta andando. L’unico rimborso che sarà richiesto sarà quello per le spese eventualmente sostenute nel caso di viaggi di “funzione”». E se qualcuno non dovesse rispettare le regole? Dovrà presentare subito le dimissioni.Gli attivisti saranno di nuovo in piazza Vittoria nel week end per incontrare i cittadini e raccontare le dinamiche del Movimento.

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