Ampliamento Icr, c’è l’ok

(ore 15.30) Oggi è stata espressa la soddisfazione dal presidente di Industrie cosmetiche riunite (Icr), Roberto Martone: «Sono felice che si è arrivati alla conclusione della procedura, dopo una lunghissima attesa. Ora siamo pronti alle opere: abbiamo individuato l’impresa e contiamo di dare inizio ai lavori a breve. Il nostro programma è quello di finire le opere strutturali entro il prossimo novembre, per poi installare di macchinari, in modo da essere operativi nella primavera 2017. L’investimento complessivo è di 10 milioni di euro».È intervenuto anche Lorenzo Maggi, consigliere di Forza Italia assente dall’aula per malattia: «Credo che ieri sera sia stato approvato un provvedimento importante che porterà benefici economici e lavorativi al nostro territorio e che deriva dalla scelta coraggiosa di un imprenditore illuminato che ha deciso di investire a Lodi, ampliando il proprio stabilimento produttivo. In questo caso siamo in presenza di una sinergia positiva tra l’amministrazione comunale e un privato che fa i propri interessi. Nella solita ottica di opposizione non aprioristica, non ho problemi a sostenere la positività di questo provvedimento che andrà a vantaggio degli attuali e futuri lavoratori dell’ICR, una realtà produttiva fondamentale per la nostra economia».

(ore 12) C’è il via libera all’ampliamento Icr, il colosso dei profumi di Lodi. Ieri sera, dopo la mezzanotte, il consiglio comunale ha approvato il permesso di costruire in variate al Pgt per l’allargamento del polo produttivo. Il piano – passato con 23 voti favorevoli e 5 contrari (Lega, 5 stelle, Sel) - prevede la costruzione di un nuovo sito da oltre 9mila metri quadrati, per la logistica e il confezionamento dei prodotti. L’operazione ha incassato l’ok urbanistico. Soddisfazione espressa con un comunicato dal Pd: «478 posti di lavoro a Lodi: per alcune forze di opposizione vale la pena votare contro il provvedimento di allargamento della azienda Icr di Lodi. Quattro anni fa la lungimiranza della amministrazione Guerini, di cui l’attuale sindaco Uggetti era assessore all’urbanistica, portò ad un accordo generale con l’Icr di Lodi per una nuova prospettiva di sviluppo dell’azienda». Critiche da Sel: «Così si trasforma suolo agricolo in suolo industriale. Il Comune non è parte di alcun accordo sul futuro occupazionale dell’azienda», ha detto Michela Sfondrini di Sinistra ecologia e Libertà. E la Lega nord con Sara Casanova: «il Comune di Lodi non ha ricevuto la giusta contropartita».

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