Amalia Nichetti, da Lodi alla sfida di Hell’s Kitchen

Una lodigiana nella cucina infernale di Carlo Cracco. Amalia Nichetti, storica ristoratrice lodigiana, da martedì sera 4 ottobre sarà in onda su Sky Uno HD nella nuova stagione di Hell’s Kitchen, lo show televisivo più spietato del mondo della cucina. Nello spettacolo, 16 cuochi, otto uomini e otto donne, si contendono lo scettro finale di chef passando attraverso sfide di cucina e di servizi al tavolo, il tutto condito dall’estenuante pressione psicologica che Carlo Cracco esercita su di loro.

E nella brigata rossa delle donne, nella nuova edizione al via tra tre giorni, spiccano il volto sorridente e i capelli biondi di Amalia Nichetti, 42enne storica ristoratrice del territorio, oggi titolare con il compagno Vittorio del ristorante Gaffurio in pieno centro storico a Lodi. La sua presenza nelle pubblicità dello show non è passata inosservata, e già oggi i suoi fan lodigiani sono pronti a sostenerla ogni martedì.

Amalia ha le sue origini culinarie a San Colombano, in alcuni ristoranti storici condotti dalla famiglia, la Siesta, il Mombrione e soprattutto Il Giardino, sulla via principale del Borgo Insigne, dove ancora oggi esercita papà Franco. E tanti clienti la ricordano ancora mentre si aggirava, ragazzina, tra cucina e tavoli, un sorriso per tutti. Da quando aveva 12 anni, tutti i fine settimana era al ristorante a dare una mano, a imparare il mestiere, a rubare i segreti. A dar crescere una passione che ha dentro da sempre, e che ancora oggi è la cifra della sua cucina e del suo servizio, interpretato con calore e vicinanza al cliente, ma anche con professionalità e precisione. «Del resto sono cresciuta al tavolo delle donne del ristorante, che facevano la pasta a mano, e la ristorazione è la mia vita – racconta Amalia -. Qualsiasi cosa provassi a fare lontano dalla cucina, alla fine sono sempre tornata in un ristorante. Ne ho girati sei, e di ciascuno ho ricordi importanti, dal primo all’ultimo».

Amalia è oggi una ristoratrice completa, dalla cucina ai tavoli, dalla scelta dei prodotti alla gestione del ristorante, con un’esperienza imprenditoriale significativa. Nel 2002 comincia la sua avventura aprendo il Per Bacco alla Muzza Piacentina di Cavenago d’Adda, sulla via Emilia, fino al 2007. Dopo una pausa, dal 2010 è di nuovo in gioco al Gaffurio a Lodi, insieme al compagno Vittorio, a sua volta storico ristoratore lodigiano, la cui famiglia gestisce ancora oggi la trattoria Torretta. Insieme, propongono una cucina lodigiana con qualche escursione in piatti regionali di altri territori e alcune rivisitazioni personali di grandi classici, con un servizio curatissimo e accoglienza di prim’ordine. E con quella passione che Amalia trasferisce in ogni piatto.

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