Alle scuole di Lodi più di mezzo milione di mascherine, ma non sono mancati problemi

Proteste per la scarsa qualità, molti istituti autorizzano l’uso di quelle di stoffa

Nelle scuole di Lodi città, il ministero ha già distribuito 588mila mascherine. Al Volta ne sono arrivate 84mila 750. Al Bassi 49mila 110, 49mila600 al Gandini, 33mila 500 all’Einaudi, 43mila 750 al Vegio, all’istituto d’istruzione superiore di Codogno che comprende anche Villa Igea, 43mila 800 e 43mila 750 tra Pandini e Piazza. Al comprensivo Lodi 1 ne hanno consegnate 44mila 310, al Lodi II 44mila 920, al Lodi III 47mila 770, al Lodi IV 42mila 130 e al Lodi V 44mila 630. Al Novello di Codogno, la consegna è stata di 44mila460 mascherine, di 37mila 500 al Tosi e 78mila 270 al Cesairs di Casale. Questi sono i numeri segnalati dal ministero e che comprendono anche quelle in via di consegna.

«A noi - spiega la preside del Volta Luciana Tonarelli - la consegna dal parte del ministero è regolare. Noi abbiamo 1500 alunni. Abbiamo dato una prima tranche di 10 mascherine a tutti, per 10 giorni di presenza a scuola. Poi abbiamo dato la seconda in uguale quantità. La terza partirà il 21 ottobre. Diamo i sacchettini da 10 e gli studenti vengono a scuola con quella. Adesso non la possono nemmeno dimenticare perché sono obbligati a metterla anche all’aperto. Da noi si può entrare solo con la mascherina chirurgica. Ne abbiamo in quantità sufficiente per distribuirne ancora 2 volte, ieri ne sono arrivate altre 15mila. Alcune sono più belle, altre meno, ma consegniamo quelle che arrivano. Non avremmo neanche posto per tenerle da parte per eventuali periodi di penuria. Non abbiamo neanche l’aula magna. In questo momento è adibita a magazzino per via dei lavori in corso. Questa mattina sono arrivati anche 300 banchi che si aggiungono a quelli con le rotelle che erano già stati consegnati prima dell’inizio della scuola».

«Al Gandini - spiega la preside Giusy Moroni - sono arrivate 10mila mascherine in due tranche, ma sono quasi esaurite. L’ultima fornitura è arrivata 15 giorni fa. Il docente della prima ora le porta in classe e chi le vuole le può prendere. Arcuri ha assicurato che ne arriveranno altre, speriamo. La prima fornitura era stata di ottima qualità, la seconda, invece, era di mascherine senza ferretto, inutilizzabili. Da noi si possono mettere anche quelle di comunità, cioè di stoffa. Se avessimo la sicurezza che il ministero continua a fornirle farei mettere solo quelle chirurgiche, ma ora non posso».

Proteste per la scarsa qualità delle mascherine sono arrivate, in questi giorni, anche alle elementari. A San Gualtero, per esempio, sono arrivate in prima elementare, mascherine grandi come quelle per gli adulti e al Cazzulani, invece, mascherine adatte, come dimensioni, ai bambini delle elementari.

Al Maffeo Vegio, come al Volta, si possono mettere solo quelle chirurgiche. «Gli alunni che ne hanno bisogno la prendono- dice la dirigente Laura Fiorini -. Non sappiamo se ne avremo abbastanza e quindi facciamo così».

La preside del Piazza e del Pandini Daniela Verdi fa portare anche quelle di stoffa. «Ne hanno consegnate 27mila al momento. A noi le ha date anche la protezione civile», dice la dirigente. Al Bassi, l’ultima consegna è stata mercoledì.

«Abbiamo ricevuto mascherine per tutti i 1300 alunni - dice il preside Francesco Terracina -. Noi diamo un pacchetto da 10 a tutti ogni 2 settimane. Le mascherine di comunità, da noi, sono concesse».

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