Allarme terrorismo, più controlli anche nel Lodigiano

Vertice in prefettura all’indomani degli ultimi attentati terroristici in Francia e Germania: potenziate tutte le misure di controllo e prevenzione sul territorio. Fra gli obiettivi sensibili ora figurano anche i luoghi di culto e in particolare le chiese.

Il prefetto Patrizia Palmisani ha presieduto ieri pomeriggio il summit a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine locali. Erano presenti il questore Loretta Bignardi, il colonnello della Guardia di Finanza Massimo Benassi e il tenente colonnello dell’Arma Alessandro Magro.

«Va sottolineato che non esiste un rischio specifico per la provincia di Lodi - è la premessa del capo di gabinetto della prefettura Francesco Ramunni - e nemmeno sono segnalate persone sul territorio “simpatizzanti” con i terroristi o con l’Isis. La situazione internazionale e le indicazioni ricevute dal ministero dell’Interno hanno reso necessario però una intensificazione dei controlli sugli obiettivi giudicati sensibili».

Non sono previsti rinforzi agli organici di polizia, carabinieri o guardia di finanza. E nemmeno l’invio sul territorio dell’esercito. I controlli verranno svolti quindi con le forze di uomini e mezzi a disposizione, sempre più risicate, sia con servizi su strada sia con il rafforzamento dell’attività di intellingence e di investigazione, «con maggiore attenzione ai segnali che possono provenire dal territorio» aggiunge Ramunni.

Fra gli obiettivi sensibili da tenere sotto stretta sorveglianza, quindi, ora figurano anche i luoghi di culto e le chiese, dopo l’attentato avvenuto mercoledì mattina alla chiesa di Saint’Etienne du Rouvray, vicino a Rouen, in Normandia, dove due terroristi inneggianti allo stato islamico hanno ucciso un sacerdote 84enne e ferito gravemente un fedele. Già in precedenza le iniziative religiose più importanti, in particolare legate al giubileo, erano seguite con particolare attenzione ma anche con discrezione dalle autorità. Ora questi servizi verranno estesi e rafforzati. Sotto controllo anche gli altri luoghi di aggregazione oltre alle sedi delle istituzioni.

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