Allarme per la carenza dei farmaci anche nel Lodigiano: «Ci sono però quelli generici»

La scarsità di alcuni medicinali trova riscontro anche nel territorio

La carenza di farmaci che si sta registrando in tutto il Paese si ripercuote anche sui mercati delle farmacie locali. Come recentemente sottolineato da Marco Cossolo, presidente di Federfarma, «in questo periodo sono state riscontrate carenze su alcuni medicinali, fra cui l’ibuprofene ad alcuni dosaggi diversi, così come problemi con l’approvvigionamento per la sua versione in sciroppo».

Voci che trovano conferma anche nelle testimonianze di alcuni farmacisti del territorio lodigiano. Cercando di fare chiarezza sull’argomento, la dottoressa Alessandra Severati ed il dottor Marco Rocco Saponaro della farmacia Comunale II di via Cavvallotti spiegano quali siano effettivamente i farmaci a scarseggiare momentaneamente sul mercato. «In questo periodo non si trovano alcune medicine, o meglio si trovano, ma con svariate difficoltà. Fra queste vi sono sicuramente i medicinali a base di ibuprofene, principio attivo particolarmente utile per debellare sintomi influenzali e malanni di stagione grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, analgesiche ed antipiretiche». Una sensazione, questa, confermata anche dalle dottoresse Silvia Bellinzoni e Teresa Pedrini, della farmacia Gorla di via Libertà a Lodi Vecchio. «Il fenomeno delle carenze riguarda alcune categorie di farmaci, ma più nello specifico si ripercuote su alcuni prodotti dalla maggiore visibilità come il brufen, il cui principio attivo è l’ibuprofene, e medicinali a base di paracetamolo». . Un problema che però può essere superato andando ad acquistare farmaci analoghi o equivalenti. Come spiegato dal dottor Salvatore Aliprando della farmacia San Bernardo di viale Piacenza a Lodi: «Quando i farmaci sono insostituibili è fondamentale tutelare i pazienti offrendo loro prodotti analoghi o andando ad utilizzare farmaci equivalenti già presenti sul mercato, ossia farmaci generici che hanno la stessa biodisponibilità. In sostanza, varia solo il marchio apposto sulla scatola».

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