Al via a Lodi, Codogno e Casale gli sportelli per il rispetto dei tempi d’attesa GUARDA IL VIDEO

Iniziativa per aiutare i cittadini alle prese con i ritardi degli esami specialistici negli ospedali lodigiani

Liste d’attesa troppo lunghe, arrivano 4 sportelli aperti ai cittadini. Non solo uno spazio per lamentarsi, ma anche un luogo per fare vertenza e ottenere il rispetto del diritto alla salute. L’iniziativa partirà la prossima settimana. A Casale, lo sportello sarà aperto tutti i lunedì, dalle 9 alle 12, presso la sede delle Acli in via Marsala 29. A Codogno, lo sportello sarà, invece, presso gli spazi Cgil, in via Pietrasanta 3, il venerdì, dalle 10 alle 12. A Lodi, gli sportelli saranno due, uno presso la camera del lavoro, in via Lodivecchio 31, il giovedì dalle 10 alle 12, l’altro presso la sede di Lodi comune solidale, in corso Adda 96, il mercoledì, dalle 10 alle 12. L’iniziativa è stata presentata ieri dal Coordinamento lodigiano per il diritto alla salute, rappresentato da Andrea Viani e da alcune delle associazioni che ne fanno parte come la Cgil (Francesca Di Bella), Lodi Comune solidale (Silvana Cesani) e il Comitato per la difesa degli ospedali di Casale e Codogno (Sergio Galluzzi).

«Al momento - spiegano - apriamo sportelli per il rispetto del diritto dei tempi d’attesa a Lodi, Codogno e Casale, poi ci allargheremo anche negli altri Comuni, a seconda delle situazioni». I promotori hanno già avviato anche un corso di formazione per gli sportellisti. Al momento hanno aderito in 15. «Non si tratta solo di sportelli per la raccolta delle lamentele - fanno sapere -, ma di un’occasione per far partire delle vertenze nei confronti dell’Asst: lettere per esigere il rispetto dei tempi di attesa. Trattandosi di livelli essenziali di assistenza (Lea), infatti, la struttura pubblica è obbligata, per legge, a garantire il rispetto dei tempi d’attesa. È già successo, nei giorni scorsi, con due pazienti del territorio: hanno fatto vertenza e hanno ottenuto entrambi la prestazione nei tempi chiesti dal medico, nella struttura vicino a casa».

Per quanto riguarda Lodi comune solidale, spiega Cesani, «abbiamo già alle spalle delle battaglie portate avanti con esito favorevole, tra le quali quella con Medicina democratica e il dottor Vittorio Agnoletto sul progetto lombardo dei cronici, incentrato sulla privatizzazione dell’assistenza». Il Coordinamento, contestualmente all’apertura degli sportelli, sta effettuando uno studio di rilevazione e classificazione dei problemi presenti a livello sanitario. «Uno dei temi all’attenzione - spiegano i promotori - è quello delle modalità di relazione attuate dal Cup nei confronti dei pazienti. Non dovrebbero limitarsi a dire che non ci sono date libere nei tempi indicati sulle ricette dei medici di base oppure dire che le agende sono chiuse e che bisogna ritornare, devono spiegare perché». Per promuovere gli sportelli saranno effettuati anche dei volantinaggi.

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