Al lavoro per la nascita del nuovo dormitorio di via Defendente a Lodi

RIGENERAZIONE Avviata l’operazione di riqualificazione dello stabile destinato all’accoglienza di senza dimora

Con la scelta dei colori degli interni si lavorerà per rendere l’ambiente più accogliente e caldo possibile. In un immobile rinnovato ex novo, reso più bello, sicuro, funzionale e anche efficiente, con la separazione delle camere da letto dalle docce pubbliche. Rigenerazione avviata per il dormitorio di via Defendente, 11 posti letto in tutto, a servizio della grave emarginazione che, insieme ai 30 assicurati da Casa San Giuseppe, sono l’unica risposta nel Lodigiano nel sempre difficile capitolo dell’accoglienza dei senza fissa dimora.

Ieri mattina, il sopralluogo di raccordo ai cantieri di riqualificazione, alla presenza del sindaco di Lodi Andrea Furegato, dell’assessore al welfare Simonetta Pozzoli e dell’assessore alle politiche per la casa Mariarosa Devecchi, con i funzionari del Broletto e i responsabili del cantiere. L’operazione di rinascita è affidata alla ditta Crea.Mi, per un importo da 360mila euro, e il cronoprogramma, serrato, punta ad arrivare a conclusione dell’intervento - finanziato con fondi Pnrr in un progetto condiviso con Ufficio di Piano e a cui il Comune di Lodi ha assicurato un co-finanziamento di 40mila euro - entro il 31 marzo.

Conclusa la fase delle demolizioni, a cavallo delle festività sarà impostata la nuova separazioni degli ambienti, creando 4 stanze separate dalle docce aperte al pubblico, che avranno anche un ingresso specifico, più la stanza del custode. L’intervento è di risanamento dell’immobile, con una verifica della copertura per l’impermeabilizzazione, la sostituzione dei serramenti, i nuovi impianti e un nuovo volto per gli esterni.

«Avere un immobile rinnovato e sicuro rappresenta un grande progresso perché gli ospiti devono trovare il massimo del confort e una struttura accogliente - sottolinea l’assessore Pozzoli - : questo intervento ci consentirà di liberare gli spazi all’ex Macello di via Vecchio Bersaglio, che tornerà a essere struttura di supplenza per esigenze specifiche». Prevista nei prossimi giorni anche l’operazione di recupero di tre alloggi di corso Archinti, sempre in un progetto condiviso con Ufficio di Piano e con fondi Pnrr, sempre da destinare alla grave emarginazione. «Il disegno complessivo è quello di creare un circuito che consenta alle persone semi-autonome, ma che ancora occupano posti in dormitorio, di avere un passaggio ancora accompagnato, ma compartecipato per uscire dall’assistenza - spiega l’assessore Devecchi - : una situazione ponte tra la situazione di senza fissa dimora e un accompagnamento leggero educativo e di orientamento verso l’autonomia». Dal sindaco di Lodi Andrea Furegato, il ringraziamento agli uffici comunali, all’Ufficio di Piano e a tutti i volontari che garantiscono il funzionamento di questi servizi «e lo faranno anche nei giorni di festività», in una città come Lodi che «è l’unica città del territorio che offre servizi per la grave marginalità».

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