Agricoltura lodigiana: futuro tra aggregazione e nuove generazioni - VIDEO

Lodi Presentato a palazzo Sommariva lo speciale realizzato da «il Cittadino» con Banca Centropadana. Focus su sfide e opportunità del settore primario

Lodi

Agricoltura, da sempre un’eccellenza lodigiana che però oggi deve fare i conti con nuove modalità di stare sul mercato, reinventandosi per andare al passo con i tempi. Di cooperazione, aggregazione e ricambio generazionale, coniugati a livello di settore primario, s’è discusso ieri pomeriggio (martedì 16 dicembre) in corso Roma alla Banca Centropadana, partner di un inserto in edicola oggi (mercoledì 17 dicembre) con “il Cittadino” interamente dedicato al mondo agricolo e alla sua evoluzione.

«L’argomento dello speciale di quest’anno, realizzato da “il Cittadino” con il supporto di Banca Centropadana, arrivato alla terza edizione, è “Il futuro dell’agricoltura: aggregazioni, partnership e ricambio generazionale”» ha specificato nella sua introduzione il moderatore del pomeriggio Lorenzo Rinaldi, direttore del quotidiano, che ha poi condotto il dibattito, cuore dell’evento, con il professor Gabriele Canali, presidente Vsafe, costola dell’Università Cattolica e direttore del Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere sostenibili), Alberto Dall’Asta, managing director Cooperativa santangiolina latte, Albino Vitola di Noverim, società di consulenza, e il direttore generale di Banca Centropadana Luca Barni, che nel suo intervento ha insistito molto sul termine cooperazione: «Anche noi come banca siamo all’interno di un sistema cooperativo e collaborativo: in eventi come questi, passati con gli agricoltori, emergono contenuti interessanti che ci fanno capire quali sono le esigenze del mondo agricolo, a cui siamo affini. Nel credito cooperativo il credito è un patto che facciamo con la filiera: se una banca di credito cooperativo fa bene, vuol dire che il territorio fa bene, e riusciamo a costruire qualcosa che funziona». Cooperazione che fa rima con competizione, «non più solo a livello di singole aziende, ma di intere filiere, ovvero un sistema produttivo organico in cui si sta dentro in maniera attiva, con una visione univoca verso una sola direzione comune» ha fatto notare il professor Canali.

Poi Dall’Asta ha raccontato la sua realtà, che da anni si muove nel settore del latte, dove anche qui è importante unirsi in cooperative: «Noi cooperative siamo attori fondamentali per la caratterizzazione dei formaggi italiani e per l’identità di filiera sul latte italiano. La cooperazione, quindi, è l’artefice della “rivoluzione bianca”. Aggregarsi a volte è difficile, ma è estremamente importante». Sul passaggio generazionale è invece intervenuto Vitola: «Il numero di singole aziende agricole va sempre più diminuendo, sia a livello nazionale che territoriale. Il passaggio generazionale è un momento delicato. Noi abbiamo strumenti dedicati per affrontare nella maniera corretta questo passaggio».

Ad aprire il pomeriggio i saluti istituzionali di Angelo Boni, presidente di Banca Centropadana, felice per il traguardo raggiunto dal format, arrivato alla terza edizione, a cui è seguita la proiezione di una video-intervista realizzata dal direttore Rinaldi sull’azienda agricola della famiglia Bonfanti di Guardamiglio a cascina Valle, una storia da raccontare perché l’azienda agricola non è solo stare in mezzo ai campi, ma tanto altro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA