Addio a Pino Corsi

Un po’ Brera, un po’ Fellini. Pino, anzi “Pinuccio” Corsi se n’è andato a 88 anni, colpito da infarto. Laureato in Giurisprudenza, collaboratore dell’inserto culturale “el Paginon” del «Cittadino» e del «Ponte» di Sant’Angelo, barasino di nascita, «era un grande tessitore di incontri e amicizie». Lo ricorda bene l’amico e scrittore Andrea Maietti. Per Corsi gli sport erano storie ed eroi da raccontare. «Corsi rappresentava il riferimento lodigiano per il giornalista Gianni Brera: era una sua “costola” - spiega Maietti -; partecipavano insieme al club del giovedì, ribattezzato “osteria”, a Milano. Corsi lavorava anche per il presidente di questo club, l’industriale milanese Renzo Bolchi. Il club era frequentato abitualmente da personaggi di ogni ceto sociale e poi c’erano gli invitati episodici. Lo scrittore Giovanni Arpino, ma anche Dario Fo, Walter Chiari e Piero Mazzarella si vedevano regolarmente lì. Corsi era una buona penna e nelle sue pagine finivano sempre le vicende di Sant’Angelo».

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