Accusato di stalking: «È scollato dalla realtà»

«Appare evidente che questa persona soffre di uno scollamento della realtà»: l'avvocato Adele Burinato difende l’ivoriano di 42 anni che una decina di giorni fa era stato arrestato e condotto in carcere con l'accusa di aver perseguitato e terrorizzato una 17enne di Lodi. Una misura cautelare particolarmente afflittiva, scattata dopo otto tra segnalazioni alla questura e querele che la minore e suoi familiari sostengono di aver fatto a partire dal settembre scorso. Prima delle manette non erano state però imposte limitazioni più lievi, quali ad esempio il divieto di avvicinamento, che invece frequentemente viene imposto a chi viene indagato per stalking, per passare quindi al carcere solo nei casi di violazioni o di atti più gravi.

Il difensore, anche all’esito dell’interrogatorio di garanzia che si era tenuto alcuni giorni fa a Pavia, per rogatoria, intende contattare il pm titolare del fascicolo, Laura Siani, per valutare l'opportunità di un percorso teso a chiarire «la capacità di intendere e di volere» dello straniero.

L’uomo, che secondo la sua vittima l'avrebbe anche seguita nel centro di Lodi brandendo un oggetto tagliente, sarebbe in Italia da una decina di anni e risulta senza fissa dimora. «Ma la sua ricostruzione della propria situazione non mi è sembrata chiara», ammette l’avvocato. La difesa punta quindi a un percorso di cure psichiatriche, e un’eventuale perizia potrà nel suo esito influenzare anche l'esito del procedimento penale.

La vicenda, a seguito dell’allarme lanciato pubblicamente dalla vittima, aveva avuto nelle scorse settimane un ampio risalto. Il procuratore di Lodi Vincenzo Russo non intende entrare nel merito, ma fa capire che la procura da lui guidata e tutti gli organi interessati del caso stavano già valutando con estrema attenzione la situazione. Le manette erano scattate pochi giorni dopo l’episodio dell’inseguimento a mano armata, e, viene fatto intendere, misure tese a garantire l'incolumità della vittima erano già in fase di valutazione. Ma in casi come questi non è sempre facile coniugare tempi e garanzie della giustizia con l’imprevedibilità dei comportamenti umani.

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