In arrivo la “mazzata di primavera”: anche per i lodigiani, infatti, la busta paga sarà più leggera. La vera “stangata” dovrebbe iniziare da marzo. Sugli stipendi peserà infatti sia l’acconto 2014 che il conguaglio 2013 delle addizionali Irpef.
Proprio l’anno scorso la giunta Uggetti aveva alzato tutte le aliquote possibili, quindi da quest’anno il prelievo per la gran parte dei contribuenti lodigiani sarà più salato.
Gli scaglioni erano stati rimodulati in base al reddito. La soglia di esenzione era stato alzata da 13mila a 15mila euro, ma per tutti gli altri erano previsti prelievi maggiori. Cinque le fasce che erano state delineate: da 0 a 15mila euro di reddito l’aliquota cresce dallo 0,30 allo 0,60 per cento; da 15 a 28mila euro da 0,50 a 0,70 per cento; da 28mila a 55mila euro da 0,60 a 0,75 per cento; da 55mila a 75mila euro varia da 0,70 a 0,78; era già al massimo e rimane identica a 0,80 per cento l’aliquota per i redditi oltre i 75mila euro.
Nello specifico i datori di lavoro dovranno prelevare ai dipendenti come sostituto d’imposta l’acconto dell’addizionale comunale sui redditi 2014 (nove rate da marzo a novembre), la terza rata dell’addizionale comunale calcolata in conguaglio 2013 (11 rate da gennaio a novembre, che tengono conto delle aliquote già decise), la terza rata dell’addizionale regionale calcolata in conguaglio 2013 (11 rate da gennaio a novembre).
Il salasso arriva dopo un 2013 particolarmente pesante per i lodigiani dell’intera provincia. Ad alleggerire il conto in banca le bollette di luce e gas, Lodi si è guadagnata il terzo posto nella classifica lombarda delle spese, con una media di 1.688 euro a famiglia nel 2013, contro una media regionale che si attesta attorno ai 1.620 euro e una media nazionale di 1.500 euro.
A fare peggio di Lodi, però, ci hanno pensato Pavia e Lecco, con una cifra che supera i 1.700 euro, mentre Milano, un po’ a sorpresa, si è rivelata la provincia più economica sotto questo punto di vista, con 1.441 euro in media all’anno.
I dati sono stati diffusi da Facile.it, il comparatore ha analizzato il consumo annuo dichiarato dai clienti del portale, scoprendo che la Lombardia è la quarta regione più cara in Italia per quanto riguarda i consumi.
La vera tegola per i cittadini è rappresentata dal gas: nel 2013 la spesa media dei lodigiani per questa partita è stata pari 1.182, l’anno scorso, inoltre, il 5,4 per cento delle famiglie ha preferito cambiare fornitore; per quanto riguarda invece l’energia, la spesa media è stata pari a 506 euro e il 5,5 per cento delle famiglie ha scelto un diverso fornitore.
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