La Centropadana punta al grande passo. Per continuare a crescere e restare una delle banche di riferimento del territorio, l’istituto di credito di Guardamiglio è pronto a lasciare la Bassa e a trasferire la propria sede a Lodi. Le indiscrezioni circolavano ormai da diversi mesi, ma mai avevano ottenuto conferme ufficiali dai vertici della ex cassa rurale, che oggi conta 39 filiali sparse su un’area di competenza di 141 comuni.
A quanto risulta al “Cittadino”, la Centropadana ha ormai individuato lo stabile in cui insedierà nei prossimi anni il proprio quartier generale. Si tratta di palazzo Sommariva (attualmente noto come Casa dell’Assunta), al civico 100 di corso Roma, di proprietà della parrocchia. Una costruzione di pregio, nel pieno centro di Lodi, vincolato dalla Soprintendenza e con ampi spazi a disposizione. L’edificio nell’attuale forma è opera sei-settecentesca, ha un imponente portale ed è entrato a pieno titolo nella storia della città. Infatti proprio nel palazzo, nel maggio del 1796, Napoleone ha ricevuto le chiavi della città di Milano.
L’operazione che la Centropadana si appresta a varare avrà un impatto economico notevole. Al momento non ci sono dati ufficiali, ma l’investimento complessivo dovrebbe aggirarsi attorno ai 10 milioni di euro, tenuto conto degli elevati costi per restaurare il palazzo rispettando i vincoli della Soprintendenza e renderlo idoneo a ospitare la sede centrale di una banca che intende ulteriormente svilupparsi sulla “piazza” lodigiana, dove già conta due filiali.
Il progetto è ambizioso e richiederà tempo per essere tradotto in realtà. Ma il primo passo è già stato compiuto: nell’estate del 2010 la Centropadana ha firmato il compromesso con la proprietà, “bloccando” di fatto l’immobile in attesa di effettuare il rogito, per il quale al momento non sarebbe però ancora stata stabilita una data certa. Nei giorni scorsi l’avvocato Serafino Bassanetti, presidente della Centropadana e vicepresidente della Federazione lombarda del credito cooperativo, ha confermato la volontà della propria banca di dotarsi di una sede di prestigio nel cuore di Lodi, ma non è andato oltre, mantenendo lo stretto riserbo che finora ha caratterizzato l’intera operazione.
Dal punto di vista pratico, i professionisti incaricati dalla Centropadana hanno già redatto un primo progetto di suddivisione e riutilizzo degli spazi. La nuova sede dovrebbe occupare un’area di circa 3mila metri quadrati, su due-tre piani, per la quale tuttavia dovrebbe rendersi necessaria una variazione di destinazione d’uso, almeno parziale, al fine di potervi realizzare uffici e spazi direzionali. Una volta a regime, nel quartier generale della Centropadana (che si fregerà anche di un salone riccamente affrescato) potrebbero arrivare fino a 100-120 dipendenti.
Se l’intenzione dell’istituto di credito di trasferire la sede a Lodi è ormai molto chiara, meno certezze ci sono sui tempi di avvio dei lavori. Intanto occorrerà arrivare alla stipula del rogito. In questi giorni ci sarebbero stati contatti con la Soprintendenza, mentre la volontà della Centropadana è riuscire a far partire i lavori entro i prossimi 6-7 mesi e dunque nel 2012. A confermare che lo storico palazzo di corso Roma è destinato a ospitare nuovi inquilini ci sono poi almeno due altri elementi. Da un paio d’anni il Consultorio “Centro per la famiglia”, che aveva sede proprio in corso Roma 100, ha trasferito gli uffici in via Biancardi. Il circolo “Noi” che si trova all’interno della struttura, inoltre, dovrebbe lasciare l’edificio all’inizio del prossimo anno.
Da tempo i vertici della Centropadana meditano di spostare il “baricentro” della banca dalla Bassa al capoluogo, con l’obiettivo di accrescere la visibilità dell’istituto. Non a caso prima di individuare l’edificio di corso Roma, Bassanetti e i suoi collaboratori avevano manifestato interesse per l’ospedale Fissiraga, nell’omonima via, che l’Azienda ospedaliera sembrava intenzionata a dismettere.
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