A Lodi la nuova giunta “sfratta” Lodi solidale dal Broletto

L’ex assessore del comune di Lodi, Andrea Ferrari, ha parole di fuoco: «La pace non è tra i valori della nuova amministrazione comunale». E spiega il perché: «Lodi Solidale segnala, con forte rammarico e sconcerto, che la rete di associazioni locali, espressione del volontariato laico e cattolico e della rappresentanza di comunità straniere, sorta nel 2005 per promuovere i valori della pace, della solidarietà, del dialogo interculturale, dell’economia etica e dello sviluppo sostenibile, non potrà più usufruire per le sue attività di spazi all’interno del municipio ed è stata privata del patrocinio da parte del Comune, la cui nuova amministrazione ha deciso, improvvisamente ed in modo unilaterale, di interrompere una consolidata esperienza di collaborazione».

Lodi Solidale nasce da un progetto di collaborazione tra alcune associazioni no-profit del lodigiano, laiche e cattoliche, in collaborazione con il Lausvol e con il patrocinio del Comune di Lodi e della Provincia di Lodi. Il progetto, iniziato nel mese di dicembre del 2005 con l’esperienza del “Natale Solidal, un mercato fuoriluogo”, è proseguito negli anni con molte altre attività comuni. L’obiettivo di Lodi Solidale è far crescere una coscienza e una sensibilizzazione sui temi dell’economia etica, della pace e dello sviluppo sostenibile.

«Sebbene sia stata motivata con la necessità di recuperare spazi “da utilizzare per altre necessità dell’amministrazione comunale” e con l’intento di “non creare disparità di trattamento rispetto ad altre associazioni o coordinamenti di associazioni” - sostiene Ferrari - tale scelta ha una evidente connotazione politica, testimoniata dal fatto inusuale che la comunicazione di “sfratto” sia stata firmata direttamente dal sindaco, Sara Casanova, anziché dall’ufficio patrimonio, come normalmente avviene in situazioni di questo genere. È un peccato che l’amministrazione non abbia saputo, o voluto, riconoscere e comprendere il significato di un’aggregazione così ampia e articolata di realtà associative, impegnate nella promozione di valori fondamentali, che appartengono ad un patrimonio condiviso e che stanno alla base anche dei principi di riferimento a cui il Comune, per statuto, dovrebbe ispirare la sua azione».

E aggiunge: «Non si tratta “soltanto” di tentare di mettere in difficoltà operativa Lodi Solidale, ma di prendere drasticamente le distanze dal progetto di collaborazione tra l’associazionismo ed il Comune su temi tanto importanti e cruciali: per la prima volta dopo 8 anni, l’amministrazione ha infatti negato il patrocinio alla marcia della pace. Una decisione davvero singolare quella della amministrazione della Lega: negli anni passati la giunta provinciale a guida Foroni, appartenete allo stesso partito della Lega, aveva concesso il patrocinio alla marcia e l’ente provinciale aveva partecipato all’iniziativa con un proprio rappresentante della giunta in forma ufficiale».

Il segretario del Pd Ferrari: “Per la prima volta dopo 8 anni, l’amministrazione ha negato il patrocinio alla marcia della pace“

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